La cessione di Romelu Lukaku può essere una svolta in positivo per l’Inter: la coppia Lautaro – Correa è già il presente e sarà il futuro dell’Argentina.
Se c’è una pozione velenosa che danneggia il calcio, è indubbiamente composta per la maggiore dal pregiudizio. Il suo unico antidoto, come in ogni circostanza, sono i fatti. Più rumorosi e consistenti delle parole. Vittima nell’ultima sessione di calciomercato è stata l’Inter, messa alla gogna per la cessione del bomber Romelu Lukaku, tra i più grandi protagonisti delle ultime stagioni nerazzurre e dello scudetto. Tuttavia, la cessione del belga , pur essendo un tassello importante, può provocare decisamente meno danni del previsto. L’Inter infatti può contare sul duo argentino, Lautaro Martinez – Joaquin Correa. E non è soltanto una bella speranza.
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Inter, Lautaro – Correa: la coppia giusta
No hay mal que por bien non venga, dicono dalle parti del Toro e del Tucu ed è quanto mai certo. C’è sempre un lato positivo, dietro gli accadimenti che all’inizio ci sembrano poter portare solo eventi negativi. Lautaro Martinez e Joaquin Correa, infatti, rappresentano la miglior coppia che l’Inter potesse immaginare di ricostruire dalla Nazionale argentina al club, soprattutto se si pensa che la dirigerà Simone Inzaghi, il quale tatticamente è tra i più preparati e conosce bene l’ex Estudiantes.
Entrambi sono nel momento chiave della loro maturità calcistica e ancora del tutto futuribili. Sono sul punto d’esplosione. Basti pensare al percorso di Correa con la Lazio, il cui score già promette di migliorare: nell’ultima annata 8 reti in 25 gare, in poco più di un quarto d’ora con l’Inter, invece, ha già messo a segno una doppietta. Quella di Lautaro, si può serenamente dire adesso, avrebbe potuto essere una cessione ancora più dolorosa per i nerazzurri rispetto a quella di Big Rom. L’ex Racing Club in campo fa praticamente ogni cosa e può cambiare posizione. Non ha bisogno di essere la torre accanto a un’altra, può anche servire alle spalle del centravanti oppure adattarsi a uno schieramento a tre. Dà slancio e ripartenza, oltre al delizioso tiro. L’anno scorso 17 reti in 30 match e la consacrazione, con il rinnovo, si preannuncia imminente.
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La nuova Argentina avanza
🏆 #Eliminatorias 📋 ¡Once inicial confirmado! ⚽
Así formará @Argentina 🇦🇷 para el encuentro ante #Venezuela 🇻🇪 pic.twitter.com/8C4SMjHDtR
— 🇦🇷 Selección Argentina ⭐⭐⭐ (@Argentina) September 2, 2021
Non scomodiamo nessuna teoria preesistente se elenchiamo un’altra verità, senza assumere il veleno del pregiudizio. L’Argentina più forte degli ultimi decenni non è quella che non è riuscita a vincere nulla, ma è quella che sta arrivando, il cui ciclo pare essere iniziato proprio con la vittoria della Copa America 2021, contro il superlativo (i numeri lo suggeriscono) Brasile di Tite. La parola chiave, sicuramente, è equilibrio. Molto più bilanciati i talenti ma anche le qualità tecniche e la predisposizione tattica degli 11 e più, sui quali il Ct Scaloni più fare affidamento. Tra gli stessi reparti non c’è più quella incolmabile differenza che fa capo a Messi, come terminale e responsabile di (quasi) tutto ma c’è sicuramente più amalgama. Basti pensare che tra i riferimenti c’è il portiere Dibu Martinez dell’Aston Villa, le cui prodigiose parate sono altisonanti per il pubblico alla pari di una rete de La Pulga. E in questo nuovo clima di consapevolezze l’Argentina è imbattuta nelle Eliminatorie per Qatar 2022 e l’ultima vittoria è giunta proprio con il 3-1 al Venezuela.
Indovinate nel 4-4-2 chi fa coppia con Messi? Lautaro Martinez. Nella rotazione tra vecchio e nuovo che avanza e futuro da predisporre, El Toro è il primo a godere della massima considerazione. Fiducia ripagata nell’immediato: la sua rete alla Vinotinto è stata la 15esima dell’attaccante dell’Inter nelle ultime 30 sfide con la maglia della Nazionale. Nella seconda frazione di gioco c’è stato spazio anche per Joaquin Correa, la cui affermazione si sta realizzando soprattutto nelle ultime due stagioni. La sua rete ieri sera è stata il compimento del disegno di cui sopra: a metà campo El Tucu riceve e si gira col corpo, per dirigersi verso l’area avversaria. Intravede Messi e centralmente verticalizza per La Pulga, che scambia con Lautaro al limite. El Toro vede alle sue spalle Correa libero da marcatura e gli lancia la sfera, l’ex Lazio si posiziona e segna. Il futuro è arrivato e già nelle loro mani, s’intendono e Messi insegna loro come fare. Il resto sarà storia e sarà Inter. C’è da fidarsi.