L’espulsione rimediata contro il Venezia rischia di far saltare a Osimhen il big match contro la Juventus. Ci sono dei precedenti recenti.
Ieri sera allo stadio Maradona è cominciato anche il campionato del nuovo Napoli di Luciano Spalletti. Un bell’esordio contro il neo promosso Venezia, e una vittoria per due reti a zero ottenuta in inferiorità numerica.
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Ebbene sì, dal 22′ minuto del primo tempo il Napoli ha dovuto fare a meno della sua punta di diamante, Victor Osimhen, che si è visto sventolare in faccia il cartellino rosso dopo un contatto avvenuto in area di rigore con Heymans. L’arbitro Aureliano non ha dubbi né esitazioni e l’attaccante nigeriano deve così abbandonare la sfida con largo anticipo. Per fortuna degli azzurri non ci sono state conseguenze dal punto di vista del risultato finale e i ragazzi di Spalletti hanno portato a casa il bottino pieno.
Il problema per il Napoli è un altro: il calendario della Serie A 2021/22 prevede una super sfida già alla terza giornata, il “Clasico” fra la Juventus e, appunto, il Napoli. Due grandi rivali prima ancora che due fra le principali candidate al titolo. Ora, la questione è semplice: i tifosi napoletani temono di non vedere Osimhen in campo quel giorno, eventualità più che possibile, a seconda di quello che sarà il referto dell’arbitro sull’episodio avvenuto in campo.
Se Aureliano dovesse interpretare il gesto di Osimhen come un pugno, invece che una semplice manata (mano aperta quindi), ecco che il giudice sportivo potrebbe optare per la condotta violenta ed infliggere al nigeriano più giornate di squalifica. Dal momento in cui ne bastano 2 per saltare la Juventus, il Napoli è appeso ad un filo. È già cominciato il valzer delle polemiche e delle accuse, con molti napoletani, evidentemente preoccupati dalla possibilità di non avere a disposizione uno dei migliori giocatori per “La partita”, che stanno richiamando alla memoria e all’attenzione generale due episodi del passato recente. Si tratta di due casi in cui giocatori della Juventus furono espulsi ma squalificati per una singola giornata.
Il primo caso riguarda Simone Zaza ed è datato febbraio 2016: l’attaccante, allora alla Juventus, venne espulso durante la partita con il Genoa per un intervento sconsiderato da dietro. Rosso diretto ma una sola giornata di squalifica. La decisione del giudice sportivo, ironia della sorte, permise all’ex attaccante della nazionale di essere presente contro il Napoli. Il secondo episodio riguarda invece Alvaro Morata, espulso al termine della sfida contro il Benevento del campionato passato. Lo spagnolo prese 2 giornate di squalifica per le proteste, giornate poi dimezzate in seguito al ricorso dei bianconeri.
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La situazione di Osimhen potrebbe essere comparabile a quella di Zaza. Molto è nelle mani dell’arbitro, o meglio nel suo taccuino. La speranza del Napoli è che, come nel caso dell’attaccante oggi al Torino, venga riconosciuta la non volontà di far male all’avversario. Osimhen è sicuramente una stella di questo Napoli, e di conseguenza della Serie A tutta. Perderlo per una delle sfide più importanti e spettacolari della stagione sarebbe un grosso minus per il calcio italiano. Piccolo parere personale: la violenza è una cosa seria, quella di Osimhen no.
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