Il sindacato internazionale dei calciatori professionisti si sta muovendo per aiutare gli atleti afghani in questi giorni complicati.
L’Afghanistan sta vivendo giorni drammatici. In seguito al ritiro delle truppe americane ed internazionali i fondamentalisti islamici, meglio conosciuti come talebani, hanno ripreso il controllo del paese scatenando il panico fra la popolazione civile.
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Abbiamo tutti in mente le immagini delle persone che nel disperato tentativo di abbandonare il paese, ormai sotto controllo dei terroristi, si aggrappavano alle ruote degli aerei in fase di decollo, andando incontro a conseguenze tragiche. Immagini che hanno fatto il giro del mondo, e che hanno scosso tutti nel profondo, compresa la federazione internazionale dei calciatori professionisti, la FIFPRO, e la FIFA, il massimo organo calcistico internazionale.
FIFA e FIFPRO hanno cooperato in passato al fine di raggiungere lo stesso obiettivo
È stato il segretario generale della FIFA ad annunciare l’accordo di cooperazione stabilito con la FIFPRO al fine di portare in salvo, fuori dall’Afghanistan, il maggior numero possibile di atleti. Il dirigente, Fatma Samoura, ha spiegato come un’operazione simile fosse stata portata a termine in passato, e che quindi ci sono i presupposti per farlo di nuovo. Dall’altra parte il sindacato dei giocatori aveva annunciato in un tweet di essere “in contatto con i governi per stabilire un piano di evacuazione per gli atleti a rischio”.
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L’evento ritenuto scatenante era stato la morte di un calciatore delle nazionali giovanili afghane, Zaki Anwari, che non è sopravvissuto dopo essere precipitato da un aereo al quale si era aggrappato nel disperato tentativo di trovare salvezza.