Massimiliano Allegri manda un messaggio a Ronaldo. Cosi l’allenatore della Juventus ha parlato in conferenza e chiarito un concetto.
Quanto è cambiata la Serie A in questi ultimi mesi estivi? Beh, tanto. Grandi stravolgimenti ci sono stati soprattutto in quel di Milan, dove l’Inter ha detto addio a Conte, Lukaku ed Hakimi, il Milan a Calhanoglu e Donnarumma. I nerazzurri torneranno in campo proprio oggi da campioni d’Italia in carica, e dovranno difendere un titolo conquistato rompendo un’egemonia durata quasi 10 anni.
La Juventus si è arresa, sotto i colpi di una squadra organizzata e solida come quella di Antonio Conte. Non è riuscito ad imporsi, Andrea Pirlo, che in quel di Torino non ha trovato la giusta quadra per andare a conquistare lo Scudetto, addirittura rischiando di scivolare fuori dalla zona Champions.
E la Juventus è cambiata in questi mesi? In panchina di sicuro, con il ritorno di Allegri che ha ridato entusiasmo ad una piazza che evidentemente non reggeva più il peso di avere un panchina un allenatore ancora inesperto come Pirlo. Tornato il tecnico toscano, che ci ha tenuto a mettere fin da subito in chiaro un aspetto importante riguardo uno dei suoi giocatori più importante.
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Juve, Allegri ed il messaggio chiaro a Ronaldo
“A me Ronaldo ha detto che resta alla Juventus, così almeno chiariamo questa cosa”, ci ha tenuto a chiarire Allegri, durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Udinese. Poi un appunto, riguardante proprio il portoghese e quello che dovrà essere il suo apporto alla causa bianconera. Una “gestione di squadra”, ha precisato Max, che non prevede assolutamente un lavoro gestionale personalizzato per il campione ex Real Madrid.
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“Ronaldo ha vinto cinque palloni d’oro ma se quest’anno non fa una buona annata si ricorderanno del suo ultimo anno alla Juventus. Stessa cosa vale anche per Chiesa, non conterà quanto fatto all’Europeo. Bisogna mettersi tutti i giorni in discussione, sempre”, le parole di Allegri in conferenza. Il diktat è chiaro, il passato non conta e serve dare il massimo oggi perchè quanto fatto ieri potrebbe essere facilmente dimenticato. Chiaro, vero ed efficace.
Insomma, si lavora di squadra e serve proprio una squadra per arrivare agli obiettivi. L’allenatore conta molto su Cristiano e quello che sarà il suo ruolo all’interno del contesto Juve, ma servirà mettersi nuovamente in discussione (come forse non si è fatto negli ultimi mesi) per raggiungere i risultati sperati.