“Serie A a rischio”, il grido d’allarme: il campionato può saltare

I presidenti dei club di Serie A lanciano il loro grido dall’allarme: servono i ristori, altrimenti il campionato è a rischio.

Non si arrestano le proteste dei presidenti dei club di Serie A riguardo la questione della riapertura degli stadi. Il Governo avrebbe accolto la richiesta di far tornare i tifosi sugli spalti, con una capienza del cinquanta per cento all’aperto e muniti di green pass.

Già nella aggiornata di ieri, Giuseppe Marotta si è espresso sulla questione e ha evidenziato le criticità provocate dalle ultime disposizioni, affermando che, soprattutto per i club maggiori, la capienza sarebbe ulteriormente ridotta al 25/30%.

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Serie A Tim (Getty Images)

La Serie A è al collasso: servono ristori da parte dello Stato.

Il mondo del calcio sta perciò lanciando una richiesta d’aiuto allo Stato, ma per il momento il Governo non sembra intenzionato a riservare aiuti economici per la Lega Serie A. Secondo quanto riferito dal Corriere dello Sera, i presidenti sarebbero perciò intenzionati a dichiarare guerra sulla questione ristori appunto. Dai colloqui privati, che ci sono stati nelle ultime ore, sarebbe addirittura trapelata l’ipotesi che la stessa ripartenza del campionato potrebbe essere messa a rischio.

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Il sistema ha già perso 1,2 miliardi di euro a causa della pandemia e senza l’intervento e il sostegno governativo risulta difficile portare avanti il progetto. A questo proposito, i club chiedono che vengano almeno tagliati i costi delle tasse e dei contributi, insieme all’utilizzo del solo green pass per assistere alle partite, escludendo l’imposizione del distanziamento  di un metro. Quest’ultimo potrebbe infatti essere sostituto dalla seduta alternata a scacchiera.

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