Una bordata pesantissima a Roberto Mancini. Cosi l’ex calciatore inglese si è schierato apertamente contro il commissario tecnico azzurro.
La vittoria dell’Italia ha ovviamente regalato una grande gioia al popolo italiano, ma al tempo stesso ha anche portato una delusione cocente all’Inghilterra. I tifosi britannici speravano concretamente di poter festeggiare il successo europeo, e tanto è vero che già in molti si stavano preparando per esultare e preparare tutto il necessario per festeggiare la vittoria finale. A mettere i bastoni tra le ruote, ovviamente c’è stata proprio l’Italia di Mancini, che alla fine ha sconfitto gli inglesi proprio a casa loro, in quel di Wembley.
Un’amarezza, quella inglese, sfociata anche nel degrado, come le offese razziste nei confronti dei giocatori che dal dischetto hanno fallito i calci di rigore. Rashford, Jadon Sancho e Saka, infatti, sono finiti al centro della polemica ma, al tempo stesso, anche della difesa di tutto il mondo del calcio, ed in particolare le istituzioni inglesi.
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Mancini, che bordata dall’ex calciatore inglese
La maggior parte dei tifosi inglesi, però, di sicuro se la sono presa (sportivamente parlando) con l’Italia e quello che gli azzurri sono riusciti a mettere sul campo, necessario per stendere la nazionale di Southgate. C’è, poi, chi è andato sopra le righe anche commentando le gesta dei giocatori azzurri.
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Tra questi c’è anche Wayne Bridge, ex calciatore di Chelsea, Manchester City e della stessa nazionale inglese, che ai microfoni di ‘The Big Stage’ per ‘bettingexpert’, ha attacco in maniere diretta proprio il commissario tecnico italiano. “E’ una cosa che mi ha fatto davvero male, perché io odio Mancini. Tutti sanno che non lo amo. Non direi che è il peggiore allenatore che ho avuto, ma tatticamente non è eccezionale”, le parole molto dure di Bridge.
“Ha fatto un qualcosa di grande e mi costa molto dirlo. La mia famiglia non tifava solo per l’Inghilterra, ma anche per la sconfitta di Mancini e quindi il fatto che abbia vinto è una ferita per noi”, ha poi chiosato l’ex calciatore. Un odio, quello per il ct azzurro, che risale all’esperienza che condivisero per pochi mesi al Manchester City.