Gli insulti razzisti, nel mondo del calcio, sono ancora al centro del dibattito. In Inghilterra sono arrivate le prime e dure conseguenze.
Il caos razzismo ha tenuto banco in quel di Euro 2020. Questioni spinose che hanno riguardato in particolare l’Inghilterra, soprattutto dopo la finale persa contro l’Italia di Roberto Mancini. Il popolo inglese, va detto, non ha preso bene la questione e proprio per questo si è creata un’onda di gran risentimento nei confronti della squadra del ct Southgate.
Come spesso accade, poi, il tutto è sfociato nel degrado che vede spesso i social contenitori di puro odio. E cosi offese razziste soprattutto nei confronti dei giocatori inglesi che si sono resi protagonisti degli errori dal dischetto della sfida contro l’Italia, dunque da Rashford a Jadon Sancho passando per Saka, ma non solo.
E cosi è arrivata da subito la forte presa di posizione da parte di tutte le istituzioni del calcio inglese, e non solo, per dare un segnale forte contro un fenomeno che sembra davvero non avere argini, soprattutto nel mondo del calcio.
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Euro 2020 e caos razzismo, arrivano le conseguenze
Ed eccole arrivare, le prime conseguenze di comportamenti beceri e che sono ben lontani dal senso di Sport che tutti amano poter veicolare all’interno del calcio. In Inghilterra la lotta è accesa, e proprio per questo si è passati alla maniera concreta per combattere il problema.
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Ben quattro persone sono finite in manette per gli insulti rivolti ai giocatori inglesi, dando cosi concretezza a quelle che furono le parole del Premier Boris Johnson sul tema: “Stiamo lavorando a stretto contatto con i social media. Se dovessimo identificarvi, vi troveremo e pagherete a caro prezzo le vostre azioni”.