La sfilata dell’Italia per le vie di Roma sta creando scontri e polemiche a causa degli assembramenti pericolosi che si sono creati.
L’Italia intera, neo campione d’Europa, non ha potuto fare a meno di esprimere per le strade e nelle piazze italiane la sua gioia incontenibile. Gli azzurri hanno voluto, per questo motivo, ‘incontrare’ i tifosi e girare in loro onore per le vie di Roma. L’hanno fatto al di sopra di un pullman scoperto, dopo aver conquistato il titolo a Wembley. La decisione ha però comportato non poche polemiche a causa degli assembramenti che si sono creati con migliaia di tifosi in festa.
Dopo le visite formali al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al presidente del Consiglio, Mario Draghi, gli azzurri hanno dunque deciso di non rinunciare alla sfilata. Anzi, l’hanno fortemente voluta.
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Il prefetto di Roma accusa la Federcalcio.
La festa ha creato un vero e proprio scontro istituzionale. L’Europeo vinto è il simbolo di una rinascita, di una ripartenza dopo due anni difficili che hanno comportato rinunce e gravi perdite. Giusto gioire e festeggiare ma vengono contestati duramente i modi in cui tutto ciò è stato gestito. Matteo Piantedosi, prefetto di Roma, ha dichiarato al Corriere della Sera: “Avevamo negato il permesso per evitare in maniera assoluta gli assembramenti, ma i patti non sono stati rispettati“.
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Il compromesso, secondo ‘Panorama’, sarebbe stato quello di montare una pedana in Piazza del Popolo. In tal modo i calciatori avrebbero salutato i tifosi, rispettando le norme per limitare il contagio. Ciò però non viene realizzato e perciò il prefetto recrimina ai giocatori la pressione fatta sia sul presidente della FIGC, Gabriele Gravina, sia sui responsabili dell’ordine pubblico di Roma.