La CONMEBOL apporta la grande rivoluzione sul VAR in Copa America, condividendo col pubblico immagini e audio delle situazioni analizzate.
Non c’è niente che fili liscio come l’olio in una competizione internazionale e continentale di grande prestigio, come dall’altra parte dell’oceano è la Copa America. Già i suoi inizi sono stati dubbiosi e complicati. La kermesse avrebbe dovuto disputarsi tra Argentina e Colombia, ma in pochi giorni è stata spostata in Brasile. Quello carioca è stato l’unico paese che ha garantito di poterla organizzare mentre gli altri hanno dovuto fare un passo indietro a causa della seconda ondata di Covid-19. Un elemento sempre presente però è ormai l’ausilio della tecnologia in campo, il ben noto VAR.
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VAR: il Sudamerica spegne le polemiche grazie all’iniziativa della CONMEBOL
Durante l’ultima edizione della Copa America, l’apporto della tecnologia era stato duramente criticato a causa di alcuni episodi considerati errori gravi e anche il gioco ne aveva risentito, con eccessive interruzioni. Per cercare di apportare un cambiamento in favore dell’innovativo strumento, la CONMEBOL ha deciso di ‘democratizzarlo’. Come? Rendendo accessibili a tutti, post-match, le immagini e gli audio della cabina VAR per ognuno dei match della Copa America. Un’idea volta a limitare le discussioni, le polemiche ma anche di carattere didattico. Attraverso un commento si chiariscono circostanze e decisioni. I video sono accessibili a tutti coloro che si collegano sul sito della CONMEBOL.
Ciò ha contribuito ad evitare sviste eventuali o profonde polemiche? Soltanto in parte. I quarti di finale tra Brasile e Cile ne sono stati la prova. La squadra di casa si è imposta col passivo di 1-0, ma ad Edu Vargas era stata negata una reta dopo un check al VAR. Lo stesso VAR è stato poi chiamato in causa in varie circostanze dubbie e fallose, come quella dell’espulsione di Gabriel Jesus per una botta sul petto di Eugenio Mena.
“Me ne vado triste per il risultato. In queste partite si ha bisogno di un arbitro che porti i pantaloni, che sia giusto e non voglia essere un pagliaccio. Se non ti lascia giocare, se interrompe continuamente la partita e si crede il padrone dello spettacolo, è molto difficile”, dichiarava Vidal riferendosi al direttore di gara, Patricio Loustau. Insomma, non va quasi mai bene nulla, ma almeno in Copa America nessuno può dire di restare senza spiegazioni e senza confronti come invece accade ancora da quest’altra parte del globo.