Nuovo commento di derisione nei riguardi di Cristiano Ronaldo per una punizione. Dopo le parole di Hamann, sono arrivate quelle di Wright su Belgio-Portogallo.
Romelu Lukaku si è avvicinato a Cristiano Ronaldo per consolarlo dopo l’eliminazione del Portogallo da EURO 2020 per mano del Belgio. Delusione cocente per l’attaccante della Juventus, che solo pochi giorni prima aveva messo a segno ancora dei record con la maglia della sua Nazionale. Accanto ai gesti di affetto e solidarietà, per il portoghese durante questa kermesse non sono mancati quelli di derisione.
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Wright deride la punizione di Cristiano Ronaldo
Che sia per invidia o perché veramente ne è convinto, ma Ian Wright, ex attaccante della Nazionale inglese, ha parlato del portoghese dopo l’eliminazione dalla competizione europea e ha dichiarato: “Ronaldo uno specialista nelle punizioni? Ma se ne avrà segnate una su cinquanta”. E a ‘ITV’ ha poi incalzato: “Quando va a calciare una punizione, tutto il mondo fa silenzio ma poi non succede mai niente”.
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Non è il primo che negli ultimi giorni ha messo in discussione Ronaldo. Prima di Wright c’è stato Hamann, in occasione del confronto tra il Portogallo e la Germania, che ha rimontato la sfida a suon di gol. L’ex ala tedesca, che in carriera ha vestito le uniformi anche di Bayern Monaco, Liverpool e City, aveva commentato così il sombrero e il no look sul difensore Rudiger: “Penso che sia una sciocchezza. Si lancia verso la palla, fa finta di prenderla, la colpisce di tacco e distoglie lo sguardo. Ovviamente è una giocata incredibile e sappiamo che sia nelle sue corde, ma penso che in un certo senso stia umiliando il suo avversario”. Secondo Hamann, infatti, addirittura quel gesto arrogante di CR7 avrebbe poi spinto la Germania alla rivalsa: “Sembra uno stupido con questa giocata, alla fine sei sull’1-0. Sembra uno scemo. Se chiedi ai giocatori tedeschi, ti diranno che si sono accorti dell’atteggiamento di Ronaldo e tutti ammetteranno che con quel tacco no-look ha dato loro qualcosa in più, spronandoli a cambiare le cose”.