Italia, che fatica: Mancini trova i quarti con due carte vincenti

Per l’Italia arrivano i quarti di finale. Vittoria contro l’Austria che consegna agli azzurri il pass per proseguire gli Europei.

L’Italia suda, soffre, ma approda ai quarti di finale. Una tensione palpabile per i ragazzi di Roberto Mancini, che si è sciolta soltanto nel finale grazie ai giovani di belle speranze sui quali tutto il calcio italiano ripone grandi speranze. Un successo che ha visto anche qualche rischio nel finale, salvo poter finalmente esultare al triplice fischio.

Se qualcuno pensava ad un’Austria con timore reverenziale nei confronti degli azzurri, la smentita è arrivata praticamente al fischio d’inizio con la grande aggressività messa in campo proprio dalla squadra di Franco Foda. Ma i valori individuali dell’Italia, però, hanno fin da subito fatto sentire la propria presenza al netto, di una partita difficile da interpretare contro una squadra come quella austriaca ben messa in campo.

Cosi ecco che gli azzurri si sono fatti sentire fin da subito. Spinazzola una freccia sulla corsia mancina, quella che ha visto proprio gli azzurri particolarmente pericolosi nel primo tempo. L’Austria, però, si è dimostrata fin dall’inizio un osso duro, e cosi occasioni non particolarmente rilevanti per gli azzurri. La traversa colpita da Ciro Immobile a ridosso dell’intervallo ha rappresentato il grande squillo di una nazionale che ha sentito anche la pressione dell’evento.

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Italia-Austria in campo
Italia-Austria (GettyI mages)

Sforzi e rischi nella ripresa

Anche la ripresa ha visto l’Austria pronta ad approfittare di qualsiasi spazio messo a disposizione dagli azzurri. E cosi Arnautovic ha di fatto gelato tutto il popolo italiano: incornata sotto porta e Donnarumma battuto. Cosa salva l’Italia? Il var, con la posizione di offside per l’ex giocatore dell’Inter.

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Dimostrazione di quanto la squadra di Foda abbia messo tutto in campo per provare ad inseguire il sogno, quello di poter approdare ai quarti di finale di questi europei. E cosi i novanta minuti si chiudono proprio su quello 0-0 che per gli azzurri ha rappresentato un macigno sotto il punto di vista psicologico.

Supplementari e la giovane Italia

E cosi sono stati necessari i supplementari per vedere finalmente gli azzurri arrivare alla meta, il punto necessario per far esplodere il popolo italiano. E cosi la vittoria arriva dalla panchina, dai giovani sui quali la nazionale conta di poter costruire i successi del futuro.

Ed eccolo, il figlio d’arte, quel Federico Chiesa che ha firmato il gol del vantaggio con una giocata da applausi: stop di destro e conclusione di sinistro, potente, che ha infilato il portiere avversario. La stessa potenza, determinazione e rabbia che ha messo in campo Matteo Pessina, bravo a sfruttare l’azione insistita di Berardi nell’area austriaca. Gran conclusione e palla in rete, con gli azzurro che sono si sono lasciati andare ad una gioia dilagante.

A poco serve il gol del 2-1 firmato dall’austriaco Saša Kalajdzic (nel mirino del Milan). E cosi l’Italia di Roberto Mancini approda ai quarti di finale. Una vittoria sudata, che farà di sicuro anche riflettere il commissario tecnico su dove lavorare per le prossime partite.

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