Il giornalista Ivan Zazzaroni riflette sulle possibili conseguenze che potrebbe patire l’Italia all’Europeo dopo le dichiarazioni di Draghi sulla finale a Wembley.
La finale di EURO 2020 sarà a Londra, a Wembley ma quando mancano circa due settimane, si attende di capire se effettivamente sarà così. L’indecisione è causata dall’aumento di contagi che sta attanagliando il Regno Unito, a causa della diffusione della variante delta di coronavirus. L’Italia, attraverso il premier Mario Draghi, pressa affinché la sede cambi e si candida per ospitare il match.
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Zazzaroni sull’Italia all’Europeo: c’è da attendersi la vendetta della UEFA?
Il giornalista e direttore del ‘Corriere dello Sport’, Ivan Zazzaroni, attraverso il quotidiano nel proprio editoriale esprime preoccupazione per il futuro dell’Italia calcistica, poiché è difficile separare le questioni sportive da quelle politiche, spesso ‘armi’ che lottano insieme: “Draghi, che ha messo in notevole difficoltà Gravina, è peraltro spalleggiato dalla Merkel in quella che è stata subito definita una (giusta) campagna contro l’intransigenza di Boris Johnson”. Si ricorda che Johnson è molto affine e vicino a Ceferin, numero uno della UEFA, spalleggiando la dura opposizione alla fondazione della Superlega.
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“In oltre quarant’anni di calcio ne ho viste di tutti i colori, il mestiere mi ha insegnato a diffidare anche degli angeli: sono cambiato di carattere. Mi auguro che sabato fili tutto liscio e non si consumino vendette sulla pelle di una squadra bella, sana e antirazzista che ha il diritto di vincere o perdere serenamente la sua partita”, approfondisce dubbioso Zazzaroni.