Le bottiglie non si spostano più. Presa di posizione da parte dell’Uefa che ha risposto cosi a Ronaldo, Pogba e Locatelli.
Un vero e proprio caso sollevato e che in queste ore ha fatto discutere in maniera molto accesa addetti ai lavori e media. A cominciare è stato Cristiano Ronaldo che, in conferenza stampa, ha ben pensato di spostare due bottigliette di Coca Cola per mettere in evidenza quella di acqua presente sulla postazione. Un gesto apprezzato da alcuni, per il messaggio “salutista” che il portoghese ha voluto inviare, ma anche criticato da tanti altri per una presa di posizione fuori luogo contro uno degli sponsor della competizione.
E cosi, a distanza di qualche ora, episodi del genere si sono ripetuti. Prima Paul Pogba, che stavolta se l’è presa con la birra Heineken, e poi l’italiano Manuel Locatelli che ha seguito il filone di Cr7 spostando le bottiglie di Coca Cola per dare risalto a quella di acqua.
Insomma, un ‘bottiglia-gate’ che ha provocato alla fine una reazione stizzita. Non dagli sponsor (che ne hanno risentito, vedi Coca Cola in borsa), ma della stessa Uefa che ha deciso di prendere una posizione chiara sulla questione.
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Euro 2020 e caos bottigliette, l’Uefa dice basta
E cosi è stato lo stesso organo istituzionale a dire basta, le bottigliette non vanno spostate. Una ‘ramanzina’ fatta dall’Uefa ai giocatori delle 24 squadre impegnate nella competizione. Il tutto, ovviamente, volto anche a far rispettare quelli che sono gli sponsor del torneo e che ovviamente trovano spazio anche attraverso le bottigliette sui tavoli delle conferenze stampa.
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E’ stato Martin Kallen, direttore di Euro 2020, a fermare tutti. “L’Uefa ha comunicato con le squadre in merito a questa questione. È importante perché i ricavi degli sponsor sono fondamentali per il torneo e per il calcio europeo”, le parole di Kallen.