Gli dei del calcio, si sa, sono bizzarri, eccentrici, voluttuosi, ed anche un po’ sadici. Juventus e Napoli si ritrovano ad incrociare, dopo il 2018, i propri destini con Inter e Fiorentina. Ovvero, Gattuso potrebbe trovare anche l’aritmetica qualificazione alla prossima Champions League con la consapevolezza che quella Champions non potrà disputarla.
Questo perché Aurelio De Laurentiis altre idee per la sua panchina Inoltre, è proprio la Fiorentina la squadra che dovrebbe accoglierlo tra qualche mese. Dall’altro lato c’è l’Inter, ci sono soprattutto Antonio Conte e Beppe Marotta. Il feroce salentino torna all’Allianz Stadium dove fece saltare i nervi anche al posato Andrea Agnelli in una gara di Coppa Italia che resterà agli annali più per quello che è accaduto tra panchine e tribune che per quanto visto in campo. Tra qualche ora, l’Inter di Conte, quella che ha spodestato la Juventus dal trono d’Italia, potrebbe ritrovarsi mandarla via dalla Champions: facendole il miglior regalo possibile.
No, non credo che le mie sinapsi sia degenerate. Né tantomeno appartengo al partito del ‘tanto peggio tanto meglio’. Davvero, Conte può fare un regalo alla Juve. Perché, in certi casi, ricostruire è meglio che tamponare. Un attento studio della ‘Gazzetta dello Sport’, ha mostrato l’incidenza delle ultime mensilità sui conti della Juventus e sulle difficoltà che il club sostiene in questo delicato momento storico. Si leggono cifre monstre, non solo legate all’immane stipendio di Cristiano Ronaldo. Si leggono milioni su milioni da corrispondere a giocatori che non solo in questa stagione, ma anche nella precedente hanno reso al di sotto delle aspettative. Hanno dato un contributo, praticamente, nullo alla causa bianconera.
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Qualora la Juventus dovesse arrivare tra le prime, i vertici bianconeri non avrebbero il tempo e la possibilità di rinnovare una rosa per affrontare, comunque, in maniera competitiva la Champions. Non puoi mandar via chi non ha reso a dovere e cercare di ricostruire lì dove manca ancora (ed inevitabilmente) l’esperienza. Sbattere Pirlo così in prima squadra ne è stata la palese dimostrazione.
Serve un po’ tempo, quello che serve nelle transizioni. Se la Juve, invece, non avesse questo lasso temporale, eccolo il cane che si morde la coda: mantenere gli stessi stipendi, le stesse spese, le stesse difficoltà. Antonio Conte, insomma, può fare un enorme regalo ad Andrea Agnelli, consentirgli di riprogrammare un ciclo vincente per la Juventus, sbattendolo sabato sera fuori dalla Champions League.