Donnarumma rinnoverà con il Milan: ha consentito, però, a Raiola di trattare con la Juve. Per crescere non ci si nasconde
Troppo facile far filtrare, passare per il povero gestito che non decide nulla. In realtà Gigio Donnarumma ha in mano il suo futuro, fa quello che vuole della sua carriera: e se si è affidato a Mino Raiola è solo per guadagnare quello che ogni professionista del suo livello spera di ottenere dalla sua carriera.
Inutile girarci attorno: basta moralismi, hanno stufato le retoriche del Raiola infame e sfruttatore. Il procuratore italo-olandese fa meravigliosamente il suo lavoro: guadagna caterve di milioni e li fa guadagnare ai suoi assistiti. Non vi piace: prendetevela col sistema che lo foraggia, non con chi ha saputo trovare lo spazio per farci quattrini. Lo scrive uno che questo sistema lo trova disgustoso: salary-cap e tetto alle commissioni sono passi semplicissimi da fare. Se non vengono fatti, la colpa è di Raiola?
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Raiola ha pensato con Donnarumma alla Juve, non senza Gigio
Mino Raiola ha lavorato con Paratici per portare Donnarumma alla Juventus. Gigio lo sapeva? Certo che lo sapeva, lo sapevano anche i sassi. Ora, la Juve è ad un passo dal perdere la Champions, dal non poter permettersi Donnarumma, dal dover fare altri ragionamenti sul suo futuro. Trattativa finita, naufragata. Ed ecco che vengono fuori gli spifferi di Donnarumma che confida, apre il suo cuore, svegli agli amici. Troppo tardi.
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Vuoi restare al Milan? Accetti le condizioni per il rinnovo poste dalla società: quelle che comprendono anche il fratello Antonio nel pacchetto, le stesse che ha negoziato Mino Raiola per ottenere il massimo ed anche oltre rispetto al valore del suo assistito. Raiola, ora, è quello che si prende sputi ed insulti virtuali per aver fatto il suo lavoro, Donnarumma è l’eroe legato alla maglia.
C’è da sperare che Gigio stia ringraziando Mino per avergli fatto da scudo: ma, per crescere non bisogna nascondersi. Neppure se le spalle sono quelle di Raiola.