La Serie A può tornare all’antico con la riduzione del numero di partecipanti: da 20 a 18 squadre a cominciare dal 2024
Ridurre il numero di squadre per ridurre il numero di partite e rendere ancora più equilibrato il campionato: è questo l’obiettivo degli stakeholder della Serie A in vista del futuro al termine delle ultime assemblee di Lega. C’è già un orizzonte di partenza, ovvero la stagione 2024/25, quando bisognerà riformulare anche le offerte per i diritti tv. Da 20 a 18 club: è questa l’idea. Realizzabile, sì, ma non in tempi rapidi.
A parlarne è stato proprio il numero uno della Figc, Gabriele Gravina, a margine di un incontro con il comitato regionale Lombardia della Lega Dilettanti: “Riforma della Serie A? Con me trova un terreno fertile. L’idea è un mio principio fondamentale. Bisogna ragionare con logica sistemica. Il 2024 però è molto lontano“.
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Riforma Serie A: l’apertura di Gravina
Tutto rimandato al futuro, dunque, ma con la certezza che c’è possibilità di parlarne e discuterne, valutando i dettagli e le modalità attraverso le quali ipotizzare la riduzione del numero di squadre. Il presidente federale è convinto che la riduzione del numero di squadre in Serie A, da 20 a 18, possa essere una buona idea, ma sa anche che, ad oggi, le priorità sono altre e da qui al 2024 tante cose potrebbero cambiare.
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La volontà, intanto, è già stata espressa dai club del massimo campionato italiano, che negli ultimi giorni si sono riuniti in assemblea di Lega con diversi temi all’ordine del giorno. Queste sono ore calde anche per la questione Superlega, altro argomento centrale di strettissima attualità.