Il governo inglese lancia la proposta alla UEFA: “Spostiamo la finale di Champions League tra City e Chelsea a Wembley”
Dopo mesi di grandi difficoltà ora, grazie a una serie di rigidi lockdown e soprattutto a una campagna vaccinale serrata, il Regno Unito si trova in una posizione molto favorevole per quanto riguarda la pandemia da Covid.
Non si può dire lo stesso della Turchia, inserita dalle autorità britanniche nella lista rossa, quella dei territori in cui i viaggi sono sconsigliati se non per ragioni di urgenza. La normativa prevede una quarantena di dieci giorni in una struttura approvata per tutte le persone di rientro da uno di questi paesi.
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Il governo inglese: “Spostiamo la finale di Champions a Wembley”
Ecco, dunque, che il governo di Londra lancia un’idea: dato che le finaliste di Champions League sono due inglesi, Manchester City e Chelsea, perché non far disputare la finalissima a Wembley anziché a Istanbul? Questo permetterebbe, tra l’altro, una maggiore presenza di tifosi delle due squadre.
È il segretario di Stato per i trasporti Grant Shapps a fare la proposta ufficiale in conferenza stampa: “Il Regno Unito ha la possibilità di far disputare match con spettatori sugli spalti, quindi siamo disponibili a ospitare la finale. La decisione però spetta alla UEFA, ed essendoci due club inglesi non vediamo l’ora di sentire qual è la loro posizione”.
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Certo, una soluzione del genere appare al momento improbabile. Intanto perché scontenterebbe molto probabilmente i turchi, e poi per la vicinanza temporale dell’evento: la sfida tra Citizens e Blues è infatti in programma tra poco più di venti giorni, il 29 maggio.
Se la cosa dovesse tuttavia andare in porto, lo stadio Wembley si troverebbe a ospitare a poche settimane di distanza sia la finale della Champions League che quella degli Europei.