Ufficializzato il ritorno di Mourinho in Serie A, c’è chi già attende il giorno in cui lui e Conte si rincontreranno.
Dopo un campionato dominato dall’Inter, ma che ci regalerà spettacolo fino alla fine per quanto riguarda la corsa alla Champions League e alla salvezza, molti guardano già alla prossima stagione, che potrebbe essere quella del rilancio non solo per i singoli club, ma per il calcio italiano.
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Uno degli elementi di maggiore attrazione sarà indubbiamente il ritorno in Serie A di Josè Mourinho. Il neo tecnico della Roma porterà esperienza e conoscenza del calcio giocato ad alti livelli, ma anche quella dose di polemica, intesa come “trash talking” dovuto alla volontà di vincere. Dopotutto è Mourinho che ci ha regalato massime come “Il rumore dei nemici”, “Chi è Lo Monaco” e “Zeru tituli”, ed è questo, in parte, a renderlo Special.
In aggiunta a ciò, il portoghese ritroverà in Italia uno dei suoi più acerrimi rivali, e come se non bastasse dovrà affrontarlo (con ogni probabilità) come nuovo condottiero del suo vecchio amore, ovvero l’Inter. Stiamo parlando del fresco campione d’Italia Antonio Conte, uno che negli anni ha saputo dare del filo da torcere dentro e fuori dal campo all’ex allenatore del Tottenham.
Il primo episodio degno di menzione risale al 2016, quando entrambi i manager guidavano club di Premier League: Chelsea-Manchester United termina 4 a 0 per i Blues allenati da Antonio Conte, che arringa la folla dopo il quarto gol facendo innervosire e non poco Mourinho: “Non si festeggia così un 4-0, altrimenti diventa umiliante” dirà il portoghese al leccese durante una stretta di mano infuocata.
Come dimenticare poi, sempre ai tempi della Premier, quando Conte, che arrivava dalla conquista del campionato precedente, fece riferimento al collega che venne esonerato l’anno successivo rispetto a quello in cui aveva festeggiato la vittoria finale. Fatto sottolineato dall’italiano, che scatenò così la reazione di Mou: “Non perderò i capelli per parlare di lui”. Ogni riferimento a fatti o persone…
Seguirono molti altri episodi e punzecchiature, fino ad uno degli scambi più clamorosi. Conte era stato squalificato per un caso di omessa denuncia, risalente ai tempi di Siena. Mourinho non si fece sfuggire l’occasione per attaccare l’odiato nemico: “Quello che a me non è mai successo è di essere squalificato a causa di partite truccate. Non mi è mai successo e mai mi succederà”. Troppo da sopportare per Conte che rispose per le rime: “Chi fa questo tipo di commenti volti a screditare la persona senza sapere la verità è un piccolo uomo. Lo è stato in passato e lo sarà in futuro. Quando giocheremo contro lo United voglio incontrarlo faccia a faccia nel suo ufficio, vediamo se mi spiega questi commenti quando siamo solo io e lui”. Guerra, senza mezzi termini. A dirla tutta un incontro ci fu, in occasione della finale di FA Cup, che precedette di poco l’addio di Conte al Chelsea e al campionato inglese. Quel giorno il clima fra i duellanti parve molto più disteso.
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Con la nuova stagione di Serie A scopriremo se la pace è definitiva o meno. Per quanto diversi l’uno dall’altro, i due allenatori sono sempre stati accomunati da molte cose: la passione, il carattere, il desiderio di primeggiare e il carisma. Tutti elementi che li hanno resi grandissimi allenatori, fra i migliori in circolazione. Non vediamo l’ora di riassaporare il clima che solo una sfida fra loro due può regalare.
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