“Forza gentile. La mia vita, il mio calcio”. Così s’intitola il libro che ha scritto recentemente Andriy Shevchenko, indiscusso idolo dei tifosi del Milan e attuale commissario tecnico dell’Ucraina. Il campione ha ripercorso la sua giovinezza complicata fino all’affermazione come calciatore, la quale gli ha permesso di uscire dalle difficoltà e vivere una vita soddisfacente di successi e non soltanto.
Ospite alla trasmissione ‘Che Tempo Che Fa’ in onda su Rai 3, l’ex giocatore ha raccontato: “Il calcio mi ha salvato e volevo proprio raccontare la mia storia, soprattutto come è successo. Quando l’Unione Sovietica stava cadendo a pezzi, la situazione in Ucraina non era facile, ho dovuto , grazie al calcio, credere in me stesso. Il calcio mi ha salvato e mi ha portato fuori dalla strada. Molti miei amici non ce l’hanno fatta”.
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Shevchenko ammette: “Sogno di allenare il Milan”
Compiendo un balzo nel presente, Shevchenko si è lasciato andare al sogno condiviso di allenare il Milan, club della sua vita: “I giocatori s’impegneranno di più. La squadra sta crescendo e migliorando, speriamo che si qualifichino per la Champions League. Allenarla è il mio sogno, vediamo. Sarebbe il massimo!”.
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“Faccio i complimenti all’Inter, Antonio Conte ha fatto un grande lavoro. Lui, Galliani, ha creduto in me. Ha fatto un grande lavoro. Ho vinto poi dopo questo bellissimo Pallone D’Oro, ma ancora adesso non riesco a spiegarmi cosa accadde col Liverpool. Erano mesi che non riuscivo a dormire. Non potevo credere che una cosa così potesse succedere. Io credo che nello sport del calcio ci siano cose che non possiamo controllare. Il Milan comunque è una grande famiglia, quando arriva un giocatore nuovo ti trattano come uno di famiglia, a me è successo”, conclude Shevchenko e ora toccherà al Milan fare un passo…