Il video dell’esame di Suarez è l’ennesima pagina opaca per Agnelli: ed il colpo arriva dal quotidiano di proprietà del cugino John Elkann
Le spine, ora, sono davvero tante: una sola rosa, forse, non basta per contenerle tutte. La metafora florale è quella che, credo, meglio rappresenti il momento di Andrea Agnelli. L’uomo della rinascita della Juventus, l’uomo che sta cancellando la Juve dalla cartina che conta del calcio mondiale. Con un interrogativo che nasce e si irrobustisce col passare delle ore: c’è un accerchiamento attorno al rampollo della famiglia torinese? C’è un fuoco amico che sta sparando sempre più forte? Il video che immortala Suarez alle prese con l’esame fa il paio, a pochi giorni di distanza, con la pubblicazione dei verbali dell’interrogatorio dello stesso Agnelli.
In questi verbali del Tribunale di Perugia si legge come il presidente della Juve abbia provato a spostare tutta l’attenzione su Fabio Paratici: quando, però, sostiene di non aver letto una mail con i conti milionari del possibile affare Suarez, ne esce quasi come un bambino che tira fuori la prima scusa possibile, dopo essersi fatto beccare con le manine in credenza, senza il permesso della mamma di addentrarsi lì dove il dolcetto è conservato.
La visita di John Elkann nelle scorse ore alla Continassa, del cugino che tiene le chiavi della Exor, della cassaforte di famiglia, è stata interpretata dai quotidiani anche come una possibile resa dei conti. Alessandro Nasi sembra fare passi da gigante verso una presidenza, quella della Juve, cui vengono imputati:
- I conti di un club che virano verso un rosso disperato: un bilancio che non può esser giustificato con le vittorie. Il Covid, poi, ci ha messo il carico da novanta.
- La gestione di Cristiano Ronaldo: centinaia di milioni di euro per avere risultati inferiori al periodo pre-CR7, con il portoghese che (stando alle cronache) ha voglia di scappare da Torino
- L’incapacità di affidarsi ad un progetto sportivo stabile, con tre allenatori in tre anni e la necessità di andare a Canossa da Massimiliano Allegri
- Il caso-Suarez: se già solo fosse stato tutto affidato a Paratici, un vertice risponde sempre dell’operato (in questo caso, finito in un’inchiesta penale) dei suoi sottoposti. Anche se le indagini (vedi le dichiarazioni del dirigente Lombardo) pare dicano altro
- Il tonfo, clamoroso e fragoroso, della Superlega: Agnelli è stato il principale sponsor, ora si sostiene che la sua figura sia, semplicemente, bruciata per rappresentare la Juve in tutti i contesti, domestici ed internazionali.
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Fuoco amico e casi aperti: Agnelli lasciato solo?
Senza voler dare fiato a terrapiattisti in salsa calcistica, ad ascoltar bene l’esame fatto a Suarez si ha la sensazione precisa. Quel video inchioda non solo l’università umbra che ha fatto saltare la fila all’uruguagio e gli ha passato quel pdf con quanto andava detto. Espone, maledettamente, chi quell’esame l’ha voluto.
Il quotidiano ‘Repubblica’ ha fatto un lavoro straordinario tirando fuori il video in esclusiva, dimostrando anche un’enorme indipendenza. Repubblica, però, appartiene alla galassia del ‘Gruppo Gedi’ il cui presidente è proprio John Elkann. L’indipendenza, quindi, dei giornalisti del gruppo non è mai stata in dubbio: così come è un dato che le coincidenze iniziano ad esser tante, indubitabilmente.
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Tutto in pochi giorni, tutto in poche ore: un cerchio si sta stringendo? La domanda è legittima: se la pongono i tifosi della Juve che hanno vissuto il loro annus horribilis, se lo chiede il calcio italiano ed il calcio europeo che avevano visto nel rampante Agnelli un punto di riferimento. A certi livelli, i passi sbagliati si pagano: se sono troppi, diventano difficili da coprire. Anche se porti un cognome così potente.