Gasperini sulla Superlega: “Dovevamo andare tutti a casa per salvare 12 club? Per fortuna che in Inghilterra ci hanno ripensato”
Intervenuto ai microfoni di ‘Sky’ al termine della partita vinta a valanga dalla sua Atalanta contro il Bologna (5-0 il risultato finale), Gian Piero Gasperini ne ha approfittato per commentare, con sollievo, il fallimento del progetto Superlega.
“I debiti li devono pagare tutti: sono saltate società in città come Firenze, Palermo, Torino, e da altre parti dovrebbero valere regole diverse? Dovevamo andare a casa, o giocare in B, per salvare 12 club? Meno male che in Inghilterra ci hanno ripensato“.
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Gasperini: “Superlega? Pensavo fosse finito tutto. Poi la gente ha capito”
“La partita di stasera rischiava di non giocarsi – ha proseguito Gasperini – Roma-Atalanta idem. Era finita, eh. Io lunedì pensavo veramente fosse finito tutto. Questo sport è seguito in tutto il mondo, dà speranze e sogni ai ragazzini, già così noi andiamo in bicicletta competendo contro altri che hanno la Ferrari… Per fortuna che la gente ha capito. E gli stessi calciatori e allenatori lo hanno fatto”. Parole poi ribadite in conferenza stampa.
Commentando poi la gara: “Il Bologna ha messo in difficoltà tante squadre, ci eravamo preparati. Poi c’è il campo che ha visto un’Atalanta che sta molto bene. Abbiamo avuto un po’ di frenesia iniziale, siamo andati fuori giri e abbiamo sbagliato anche cose semplici, poi è andato tutto molto meglio”.
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Secondo posto come obiettivo? “Intanto mancano due punti e l’Atalanta sarà nuovamente in Europa per il quinto anno consecutivo. Sappiamo che in queste cinque partite gli altri devono sperare che noi sbagliamo per prenderci. Può succedere di tutto, ma ci siamo posti questo traguardo e vogliamo centrarlo”.
Sulla paura di perdere i giocatori più importanti. “È successo dal primo anno, arrivavano squadre che offrivano 7,8, anche 10 volte l’ingaggio che i ragazzi prendono qui. L’Atalanta però ha alzato il target, grazie allo sforzo della famiglia Percassi e ai risultati sul campo. Ma non potremo mai comprare giocatori da 50 milioni. Nonostante questo, cerchiamo comunque di migliorarci”.