“Non sono un giuda”, Marotta vuota il sacco a Sky

Beppe Marotta ha parlato a Sky Sport, prima di Spezia-Inter, della Superlega e delle critiche ricevute da Cairo

Da domenica notte si è parlato solo della Superlega. Dopo l‘autoesclusione delle squadre inglesi, il progetto Superlega si è concluso dopo appena due giorni. Governi, politici e, soprattutto, i tifosi hanno protestato ed hanno fatto di tutto per far sì che la Superlega non prendesse piede.

Dopo le scuse di Paolo Maldini ai tifosi, anche Beppe Marotta ha parlato della Superlega e di quello che è successo negli ultimi giorni. Il direttore generale dell’Inter è stato intervistato da ‘Sky Sport’ prima del match tra Spezia e i nerazzurri: “Superlega? E’ stata portata avanti direttamente dai proprietari dei dodici club fondatori. Dopo il Covid, ci sono costi certi e ricavi incerti”.

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Marotta e Agnelli parlano
Marotta e Agnelli (Getty Images)

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Marotta non ci sta

Il dirigente ha poi continuato: “Il modello, sia europeo che nazionale, è superato e bisogna fare qualcosa per valorizzare al meglio le risorse che si hanno a disposizione. E’ stato fatto tutto in base al fatto che il sistema calcio è a rischio default. Il management dell’Inter non è entrato in maniera attiva nella decisione di partecipare al progetto Superlega. Devono intervenire le istituzioni dello sport e del calcio per evitare che il sistema fallisca“.

Marotta ha poi concluso l’intervista: “Il nostro no ai fondi non era legato alla Superlega. Dichiarazioni di Cairo? Non capisco questo attacco violento. Ho ricevuto minacce sia pubbliche che private per le sue parole. E’ tutto molto grave. Non sono un Giuda, non ho tradito nessuno. Sono innamorato del calcio e proverò a fare sempre il meglio per questo sport. Mio incarico in Lega? Avremo una riunione in settimana e rimetterò il mio mandato”:

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