“Il calcio è dei tifosi, oggi già che mai”, non aveva tardato a prendere la sua posizione Gerard Piqué, simbolo del Barcellona, nonostante la sua società avesse aderito alla Superlega. L’idea non è piaciuta praticamente a nessun calciatore, poiché avrebbe minato sicuramente il concetto di competitività, che è ciò che mantiene vivo l’interesse verso lo sport.
Coerente con il suo pensiero, il difensore ha parlato a ‘Universo Valdano’ su Movistar, dichiarando: “Dalla posizione di un calciatore, dico che non è un’idea positiva in prospettiva per il mondo del calcio. È questo che vogliamo per il calcio? Che Siviglia, Valencia, Everton, Leicester o Napoli spariscano? Questi club tenderebbero a valere zero. A livello personale cono contrario a una lega europea chiusa e soprattutto al margine della Champions League”.
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Barcellona, Piqué contro la Superlega ma al fianco di Laporta
Il giocatore in seguito ha parlato della presidenza di Laporta e dell’impegno che servirà per consentire al Barcellona di continuare ad avere un futuro radioso. Nonostante le difficoltà soprattuto in epoca di pandemia, c’è fiducia: “Come presidente del Barcellona, ha ereditato una situazione economica molto negativa. Prenderà la migliori decisioni per il club”.
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L’eredità lasciata da Bartomeu è fatta di sfiducia e anche difficoltà economiche, ma Laporta, che aveva già diretto il Barcellona in precedenza, ha conquistato immediatamente i consensi e intende ricominciare proprio dai veterani per restituire serenità e progettualità.