Stop alle scommesse nei paesi in cui le classifiche potrebbero essere riscritte in seguito al pugno duro dell’Uefa con i club della Superlega
Gli effetti della presentazione della Superlega si riflettono pure sul mondo del calcioscommesse. Lo sconvolgimento causato nel mondo ha preoccupato i principali bookmakers che hanno deciso per questo motivo deciso di chiudere le scommesse sulle vittorie dei campionati e sulle qualificazioni alla Champions dei campionati ai quali appartengono le 12 “superpotenze” di serie A, Premier League e Liga che si sono proclamate nelle scorse ore club fondatori della nuova competizione. Lo ha riferito “Agipronews”.
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Superlega, stop alle scommesse: niente puntate su scudetto e corsa Champions di serie A, Premier e Liga
All’origine della decisione è il pugno duro minacciato dall’Uefa e dalla Fifa in queste ultime ore. In particolare, la prima sembra avere intenzione di estromettere dai propri tornei le formazioni coinvolte dall’iniziativa. Ciò potrebbe rendere del tutto secondario il piazzamento delle dodici sorelle (Arsenal, Liverpool, Chelsea, Manchester City, Manchester United, Tottenham, Inter, Juventus, Milan, Atletico Madrid, Barcellona e Real Madrid) nei rispettivi campionati. Se dovessero trovare conferme le ipotesi a caldo, le classifiche potrebbero essere scritte nuovamente.
Le scommesse proseguiranno invece in Francia e Germania. In questi ultimi due paesi, sarà ancora possibile esercitare le proprie puntate. Questo sarà consentito soprattutto dal fatto che Paris Saint Germain in Ligue 1 e Borussia Dortmund e Bayern Monaco in Bundesliga hanno detto no alla Superliga, pertanto al momento non si intravedono degli spiragli per delle anomalie negli ecosistemi di Francia e Germania.
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Se le minacce dell’Uefa dovessero trovare conferme, le classifiche subiranno dei veri e propri cataclismi. Paventata pure la possibilità che le squadre ancora coinvolte nelle fasi cruciali di Champions ed Europa League (Real Madrid, Manchester City e Chelsea nella prima e Manchester United nella seconda) possano dover rinunciare agli atti decisivi.