La UEFA comunica ufficialmente la squalifica di Ondrej Kudela, giocatore dello Slavia Praga, per gli insulti razzisti rivolti a Glen Kamara.
Sembra strano dirlo, dopo un anno di Covid e conseguenti lockdown, ma siamo fortunati a vivere nell’epoca in cui viviamo. Lo sviluppo tecnologico e quello culturale ci hanno portato ad essere più vicini, le esperienze di chi ci ha preceduto ci permettono di evitare molti degli errori passati.
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È fondamentale che in tempi come i nostri si continui a camminare spediti sulla via dell’educazione e del rispetto, che sempre più persone crescano considerando il prossimo un suo pari, in quanto tale meritevole di possedere uguali diritti (e doveri). Non tutti abbiamo la stessa fortuna e non tutti abbiamo accesso allo stesso tipo di educazione. Per questo motivo capita ancora troppo spesso di essere testimoni di episodi disgustosi, per la stessa ragione è importante che chiunque abbia una voce che possa essere sentita la usi per comunicare un messaggio chiaro e semplice.
Il razzismo è un problema lontano dall’essere risolto, anche sui campi da calcio
L’episodio di cui parliamo riguarda il razzismo e il messaggio è di evoluzione: il razzismo è contrario all’evoluzione, viaggiano sulla stessa corsia in direzioni opposte. Non possiamo mettere a rischio la nostra crescita rischiando un frontale con chi si ritiene superiore basandosi su caratteristiche come il colore della pelle o la provenienza geografica. Oggi la UEFA ha usato la propria voce per prendere posizione. Attraverso un comunicato ha ufficializzato la squalifica di 10 turni nei riguardi di Ondrej Kudela, difensore trentaquattrenne dello Slavia Praga colpevole di essersi rivolto ad un avversario, Glen Kamara del Glasgow Rangers, con un appellativo razzista, ovvero “scimmia”.
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Il fatto sarebbe avvenuto durante la sfida di Europa League dello scorso 18 marzo, il comportamento becero del giocatore Ceco ha provocato la reazione decisa dell’UEFA, che ha deciso di usare il cosiddetto “pugno duro”. Durante la partita la frase razzista ha causato anche la reazione violenta del finlandese originario del Sierra Leone, che è stato squalificato a sua volta per 3 giornate.