Lukaku deve guidare l’Inter alla conquista dello scudetto: per il belga una novità visto che l’ultima volta era minorenne
L’Inter riparte e spera di farlo così come aveva lasciato. La squadra di Conte è prima in classifica con sei punti di distacco dal Milan e una partita da recuperare. Questa sera il Bologna dell’ex Mihajlovic, quindi il Sassuolo nel recupero di mercoledì e ancora il Cagliari per una sette giorni che dirà tutto o quasi sulla corsa scudetto. Dopo la sosta per le Nazionali i nerazzurri sperano di poter ripartire la loro marcia fermata soltanto dal Covid.
Superato l’ostacolo, anche se resta il timore per i nazionali italiani, Conte potrà contare su due pilastri come Handanovic e de Vrij, anche l’olandese partirà dalla panchina. Fuori causa Perisic, l’obiettivo resta vincere per tenere a distanza i rossoneri. Per farlo servirà il miglior Lukaku che anche in Nazionale ha dimostrato di non aver perso la sua vena realizzativa.
Tutte le news sulla SERIE A e non solo: CLICCA QUI!
Inter, Lukaku per lo scudetto: l’ultima volta era minorenne
L’attaccante belga è il vero leader dell’Inter e non soltanto per i gol. Diciannove quelle messi a segno in campionato quest’anno e la voglia dell’ex United è battere il record personale di 25 realizzazioni. Farlo, probabilmente, significherebbe mettere fine ad un digiuno che dura da oltre dieci anni.
LEGGI ANCHE >>> Inter, brutte notizie per Conte: si fa male uno dei nazionali
Quello dell’Inter che l’ultimo scudetto lo ha vinto nel 2010, ma anche quello dello stesso Lukaku. Il bomber belga, infatti, in carriera ha vinto solo un campionato: annata 2009/2010 – guarda caso la stessa dell’ultimo trionfo nerazzurro – con la maglia dell’Anderlecht. Allora era un 17enne di belle speranze e partecipò al successo con 15 reti, laureandosi anche capocannoniere del campionato belga. Una doppietta che potrebbe ripetersi quest’anno, Ronaldo permettendo. Lo scudetto è vicino, servirà ripartire come si era interrotta: l’Inter ha fretta, Conte anche, Lukaku vuole vedere se è vero che “il secondo è più bello ancora”.