Romelu Lukaku segna di testa il gol decisivo nella sfida di Bologna, siglando una vittoria che sa di scudetto.
Con la sfida del Dall’Ara si chiude la ventinovesima giornata di Serie A, giocata tutta di Sabato in occasione delle festività Pasquali. In campo il Bologna padrone di casa sfida l’Inter sempre più capolista solitaria.
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I nerazzurri di Conte, dopo i risultati del pomeriggio, hanno un’ulteriore occasione di allungare il distacco dalle inseguitrici. Per farlo si affidano al solito 3-5-2, con Handanovic tra i pali; Skriniar, Ranocchia e Bastoni a comporre la linea difensiva; Hakimi, Brozovic, Eriksen, Barella e Young a centrocampo; Lukaku e Lautaro davanti.
Il Bologna di Mihajlovic risponde con un 4-2-3-1, Rovella (vista l’indisponibilità di Skorupski) a difendere la porta; Tomiyasu, Danilo, Soumaoro e Dijks in difesa; Schouten e Dominguez in mediana; Skov Olsen, Soriano e Sansone a supporto dell’unica punta Barrow.
Primo tempo non ricchissimo di occasioni clamorose, terminato con l’Inter in vantaggio per 0-1 grazie alla rete del solito Lukaku, alla ventesima marcatura stagionale. I nerazzurri hanno disputato una prima frazione di gara solida, venendo fuori alla distanza, quando i rossoblu hanno tirato un po’ il freno. Bologna partito con grande personalità, ma che è sembrato subire il gol degli avversari più del dovuto, arrivando poi a rischiare il raddoppio di Ranocchia da azione di calcio d’angolo.
La prima occasione del match è per Soriano al 9′ minuto: Skov Olsen serve il suo inserimento in area, ma sull’uscita di Handanovic il suo tocco per i compagni è troppo alto. Il secondo episodio da segnalare è quello decisivo. Siamo al 31′ minuto, finalmente l’Inter mette in mostra un’azione da Inter: contropiede con palla che gira velocemente da destra a sinistra, dove si inserisce Bastoni che può crossare in area. Lukaku svetta e chiama Ravaglia alla grande risposta, palla che sbatte sul palo e Romelu deve solo spingere in porta per lo 0-1. Passano meno di 5 minuti, è il 35′ e il Bologna, fin lì più che in partita, rischia di affondare: da azione di calcio d’angolo, palla che arriva in zona Ranocchia che sfiora la rete. Sul finire del primo tempo, ben oltre il 45′ minuto, ecco l’occasione per i felsinei di pareggiare: clamorosa palla da calcio d’angolo per Soriano, lasciato completamente solo in area piccola da Lautaro, ma il centrocampista di Bologna e nazionale spreca malamente da due passi. Al fischio dell’arbitro si rientra negli spogliatoi sul punteggio di 0-1.
La continuità dei ragazzi di Conte ne ha fatto gli unici pretendenti al titolo
Il secondo tempo è dedicato ai tentativi rossoblu di raddrizzare la partita, senza grande successo. Conte con i suoi cambi gestisce la situazione e porta a casa tre punti che definire importanti è un “understatement”, ma di quelli veri. Da segnalare nel finale il fioccare di cartellini gialli, a dimostrazione di una partita comunque tesa e combattuta.
Le occasioni nella ripresa sono poche, e la prima è per gli ospiti: 50′ minuto, solita ripartenza nerazzurra, con Brozovic che serve molto bene Lautaro. Palla sistemata sul destro e tiro che batte Ravaglia, ma si spegne sul palo. Al 64′ minuto ci prova il Bologna, con quella che resterà la migliore occasione di tutta la seconda frazione per i ragazzi di Mihajlovic. Skov Olsen lascia a De Silvestri che non ci pensa su due volte e dalla destra crossa in area, trovando Sansone smarcato: il trequartista si coordina e colpisce bene, ma non angola e centra Handanovic. Si resta sullo 0-1, e così sarà fino al termine, nonostante il brivido corso dai milanesi al 92′ minuto a causa di un incursione di Juwara, che riesce a crossare ma senza trovare compagni pronti a ribadire in rete.
L’Inter vince, dimostrando una volta in più quella solidità che abbinata alla continuità di prestazioni e risultati portano al successo. Successo (nazionale) che pare sempre più alla portata, soprattutto se chi è considerato concorrente per il titolo continuerà a perdere punti. Il Bologna non può gioire della sconfitta, ma può consolarsi per la prestazione assolutamente adeguata, non ha sfigurato contro l’attuale dominatrice della Serie A e per ora non sembra doversi preoccupare troppo di chi gli sta alle spalle.