L’ex arbitro Luca Marelli commenta su Facebook il gol fantasma: “Impossibile avere certezze su un’immagine in movimento da distanza siderale”
Ha fatto molto discutere l’episodio avvenuto ieri sera nei minuti finali di Serbia-Portogallo, partita valida per le qualificazioni a Qatar 2022 e terminata 2-2.
Un pallone calciato da Cristiano Ronaldo ha superato il portiere serbo Dmitrovic in uscita ed è stato spazzato dal difensore Stefan Mitrovic apparentemente dopo aver varcato la linea di porta.
Solo che nelle gare di qualificazione al mondiale non sono previste né la Var, né la Goal line technology e l’arbitro olandese Makkelie non ha convalidato la rete. CR7 è stato ammonito per proteste e al triplice fischio ha lasciato il campo imbufalito.
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L’ex arbitro Marelli: “Impossibile avere certezze dal campo sul gol di Ronaldo”
Oggi l’ex arbitro Luca Marelli (che ha fischiato in Serie A dal 2005 al 2008) torna sulla questione con un post su Facebook, il cui senso è quello di “scagionare” la terna arbitrale per il presunto errore.
Scrive Marelli, dopo un lungo preambolo, in cui afferma tra l’altro che la questione sarebbe così dibattuta in Italia solo perché riguarda un top player come CR7:
“Se dobbiamo basarci su sensazioni, anche io ho avuto la sensazione che il pallone avesse oltrepassato completamente la linea di porta. Ma se mi chiedessero di giocarmi una mano mettendola sul fuoco, non ci penserei nemmeno: il dubbio che un piccolo spicchio del pallone sia sulla linea c’è eccome.
Osservando un fermo immagine si discute, senza considerare che l’assistente di Makkelie, Mario Diks, si è trovato nella posizione più scomoda immaginabile: 30 metri circa di distanza, il palo esattamente tra pallone e assistente, impossibile avere certezze sulla base di un’immagine in movimento da distanza siderale”.
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“Insomma, era praticamente impossibile, anche per un autentico fenomeno come Diks (probabilmente il miglior assistente in circolazione assieme al connazionale Van Roekel) avere la CERTEZZA che quel pallone avesse oltrepassato interamente la linea di porta.
E sulla base delle sensazioni in campo non si può decidere”, conclude lapidario Marelli.
Il post ha ottenuto moltissimi commenti, per quello che si può leggere tutti rispettosi (e questo di per sé è già un successo). Rimane il fatto che, nel 2021, non utilizzare quantomeno la Goal line technology in un match internazionale è davvero un anacronismo, da superare al più presto.