Le critiche zittite con una tripletta, l’esultanza polemica, il rifiuto di parlare: la domenica di Ronaldo non cancella le distanze dalla Juventus
La vendetta l’ha consumata sul campo. Uno, due, tre: Cristiano Ronaldo ha impiegato poco più di trenta minuti contro il Cagliari per zittire le critiche. Lo stacco di testa, il calcio di rigore, il diagonale che non lascia scampo a Cragno: il portoghese ha riversato sul campo tutta la rabbia accumulata nei giorni post eliminazione Champions. Giorni caratterizzati anche dalle voci sul suo futuro che in molti vedono lontano dalla Juventus. Gli ultimi messaggi arrivati da CR7 non fugano i dubbi, anche perché le ambizioni del portoghese devono essere poi soddisfatte dai progetti bianconeri.
Una società che punta su un allenatore esordiente e sui giovani difficilmente potrà ambire subito a quella Champions, palcoscenico preferito di Ronaldo. Ecco perché l’addio non è tramontato nonostante la risposta sul campo e quella sui social (ieri ha pubblicato una storia con la scritta “sempre insieme”).
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“Ronaldo e la Juventus viaggiano a velocità diverse”
Sulla partita di ieri e il futuro di Ronaldo si è soffermato Roberto Perrone in un articolo pubblicato sul ‘Corriere dello sport’ questa mattina. Un articolo che evidenza le distanze che ci sono tra il fuoriclasse portoghese e la Juventus. Distanze che – scrive il giornalista – anche ieri dopo il 3-0 sono apparse nette con la squadra non in grado di seguire l’esempio del suo leader tecnico.
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Così si parla di “dissonanza tra CR7 e la Juve” e della sensazione che calciatore e squadra non vadano in sintonia. “L’impressione è che Ronaldo e Madama vadano a velocità diverse – si legge nell’articolo – , si muovano su binari paralleli”. Un giudizio non certo solitario perché, soprattutto dopo l’eliminazione ad opera del Porto, in tanti hanno visto una distanza tra Ronaldo e la Juventus. Un qualcosa che – lo scriveva la Gazzetta nei giorni scorsi – è stato percepito anche dal ‘clan’ del portoghese con la squadra giudicata “non all’altezza” delle sue aspirazioni. Sarà la sensazione che porterà all’addio?