Ramon Calderon, ex presidente del Real Madrid, lancia un messaggio all’attaccante della Juventus Cristiano Ronaldo: “Lo riprenderei subito”
Stasera l’Atalanta affronterà in Champions League un Real Madrid ferito e con tante assenze, ma che nella massima competizione europea sa spesso trasformarsi. Ramón Calderón, presidente dei blancos dal 2006 al 2009, analizza per Serieanews.com il momento dei merengues e lancia un appello per riportare nella capitale spagnola Cristiano Ronaldo, il cui acquisto fu completato proprio da lui.
Presidente, come arriva il Real alla sfida di questa sera?
“Il Real Madrid non sta bene, ha avuto problemi in molte gare e l’assenza di Sergio Ramos si nota. Nonostante questo, almeno sulla carta, i blancos restano favoriti”.
Un’eventuale eliminazione che conseguenze avrebbe?
“Sarebbe un colpo durissimo, anche se la Liga è ancora aperta. Non so cosa accadrà con Zidane, ci sono state varie occasioni nelle quali si è parlato del suo esonero, ma non credo si prenderanno decisioni drastiche. Si andrà avanti con lui fino al termine della stagione”.
Come si spiega le varie crisi di risulati che ha vissuto il club?
“È una stagione strana. Ci sono stati molti infortuni, Zidane non ha ancora trovato la quadra e, ripeto, l’assenza di Ramos secondo me è pesantissima”.
Che succederà al termine della stagione col capitano dei blancos? Resterà?
“Noto che c’è tensione tra le parti. Il ragazzo vuole restare, ma a quanto pare con delle condizioni economiche che il club non accetta. La situazione è complicata e spero che non si ripeta quanto accaduto con Cristiano Ronaldo. Nella Juventus ha già segnato 90 gol: dovevano essere nostri. È un errore che paghiamo da due anni e mi auguro che non si commetta di nuovo, sarebbe una follia lasciar partire Sergio”.
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Si aspettava questo rendimento nella Juventus da parte del portoghese?
“Senza dubbio. Era chiarissimo che avrebbe vissuto altri quattro, cinque anni al livello massimo. Sta fisicamente benissimo, vive per il calcio, e ciò che si sta verificando era ampiamente prevedibile. Farlo partire non ha avuto senso, è stato un errore storico”.
Lo riporterebbe al Bernabeu, o è meglio puntare sui giovani?
“Ronaldo darà sempre qualcosa alla squadra, la sua età non importa. I giovani possono solo imparare da lui e dal suo atteggiamento, dentro e fuori del campo. Lo vorrei sempre nella mia squadra. Mi andrebbe bene anche zoppo”.
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“Perchè sono giocatori straordinari. Se arrivano al Real Madrid è perchè hanno qualcosa in più. Certo, non possono restare ed avere spazio tutti. In qualche caso le cessioni erano obligate, in altri sono state un errore. Dipende dagli allenatori, l’ultima parola è sempre la loro”.
Chiudiamo col futuro del calcio: la Superlega è la soluzione alla crisi causata dalla pandemia?
“La Superlega sarebbe un colpo durissimo al calcio. I campionati nazionali ne soffrirebbero molto, mantenere il resto del movimento sarebbe difficile, aumenterebbe troppo il divario tra le big e le restanti squadre. Non credo che sia la soluzione giusta. La Champions attuale è ben strutturata, ci sarà una riforma per migliorarla, ma l’ideale è continuare a combinarla con le competizioni nazionali. Altre soluzioni sarebbero molto pericolose”.
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