Paulo Dybala è fermo da metà gennaio per un problema al ginocchio. Il suo rientro continua a slittare
Altro che due o tre settimane di stop, com’era previsto all’inizio del suo calvario. Sono stati molto più lunghi i tempi di recupero per Paulo Dybala e forse nessuno l’aveva previsto. Magari è stato questo l’errore più grave commesso: credere che l’argentino potesse rientrare a febbraio. Non sarà così e la conferma di Pirlo, intervenuto in conferenza stampa prima della gara contro il Crotone, rafforza il sospetto che ci vorrà ancora un bel po’ di tempo prima di vedere la Joya tornare a sorridere e a segnare. La Juventus, ormai, si è abituata a giocare senza di lui, ma è chiaro che, nell’economia di una stagione intera, la sua assenza è stata pesante, a tratti snervante. Perché fa rabbia sapere d’avere, in rosa, un giocatore simile, ma senza poterlo sfruttare.
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Juventus, i tempi di recupero di Dybala
L’attaccante ex Palermo, fermo dallo scorso 10 gennaio per un problema al legamento collaterale mediale rimediato contro il Sassuolo, non rientrerà presto. Ci vorranno ancora diversi giorni. Di sicuro sarà costretto a saltare la gara di campionato contro il Verona e il ritorno degli ottavi di Champions League contro il Porto. Al momento, la Joya ha saltato più di dieci partite consecutive, è mancato nel momento decisivo dell’annata, con i bianconeri a rischio in Europa e distanti dal primo posto.
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Pirlo sta andando avanti senza di lui. In attacco straordinari per Cristiano Ronaldo, al suo fianco si alternano Morata e Kulusevski, inventato prima punta per sopperire all’assenza dell’argentino. Manca, in rosa, un altro attaccante. Dybala ha segnato appena tre gol, vorrebbe tornare, segnare, essere decisivo, ma è frenato da un infortunio che lo tormenta. Chissà ancora fino a quando.