L’Inter annienta il Milan nella super sfida della ventitreesima giornata, volando in testa con 4 punti di vantaggio sui cugini
Le luci di San Siro si accendono ad un orario inusuale per una stracittadina, così come inusuale è il silenzio che fa da contorno a quella che potrebbe essere la partita dell’anno in Serie A. Nerazzurri contro rossoneri, prima contro seconda, Lukaku contro Ibrahimovic, Hakimi contro Theo Hernandez: i presupposti per una grande sfida ci sono tutti.
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Dopo i rituali di riscaldamento e prepartita, Milan ed Inter sono pronte alla sfida di cartello della ventitreesima giornata di campionato. I rossoneri, ufficialmente i padroni di casa, con l’occasione di interrompere sul nascere l’accenno di crisi mostrata in questo inizio 2021. Battere i cugini significherebbe anche riprendere il primo posto in classifica. Per l’Inter il bottino pieno varrebbe altrettanto: rivincita, supremazia cittadina, primo tentativo di fuga.
Un minuto di silenzio in ricordo di chi è stato parte di questa grande rivalità, e oggi non c’è più: ciao a Mauro Bellugi.
Fischio d’inizio e la sensazione di equilibrio dura poco, ma non solo: al 5′ il risultato si sblocca. Palla che passa velocemente dalle mani di Handanovic ai piedi di Hakimi, il marocchino vede lo scatto lungo la fascia di Lukaku e serve subito l’attaccante che punta l’area, Simon Kjaer è molto bravo a recuperare, meno attento sul controcross del belga che pesca Lautaro da solo in mezzo all’area. Per il Toro è un gioco da ragazzi battere Donnarumma di testa. 1-0 Inter, è appena cominciata.
Il Milan soffre il pressing dell’Inter, organizzatissimo e ideale per le ripartenze: la Lu-La è un incubo per la retroguardia rossonera, gli inserimenti laterali di Hakimi e Perisic tengono altissima la pressione, mentre il centrocampo nerazzurro (sempre meglio il trio Brozovic-Barella-Eriksen) sembra poter gestire agilmente la mancanza di qualità ed idee della coppia Kessiè-Tonali. Al 15′ prima scossa del Milan, favorito da un’imprecisione della difesa interista: batti e ribatti concluso con un tacco elegante ma non efficace di Ibrahimovic, para Handanovic. L’Inter continua a sembrare la squadra più forte e in salute fra le due in campo, il Milan prova a guadagnare metri con coraggio e poco altro.
33′ e tocca ad Hernandez battere dal limite dell’area verso la porta: il piede non è quello preferito e la conclusione è sporca, ma il portiere avversario sembrava battuto. Passano 3 minuti, è il 36′ e Lukaku apre tutto verso Perisic, che punta verso il centro e calcia, trovando la risposta di Donnarumma. Gli ultimi minuti del primo tempo vedono un Milan riversato nella metà campo avversaria in pressione costante, ma l’Inter non si scompone e gestisce il proprio vantaggio fino al fischio dell’arbitro.
Primo tempo che ha messo in evidenza le mancanze della squadra di Pioli
Il secondo tempo comincia e l’impressione è che Pioli abbia trovato le parole giuste per svegliare i suoi ragazzi: in 5 minuti il Milan accumula ben 3 occasioni che esaltano i riflessi di Handanovic, abilissimo nel parare 2 colpi di testa di Ibra e un sinistro insidioso di Tonali.
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È il momento più difficile per i ragazzi di Conte, ma il derby non ha regole, e al 57′ minuto Hakimi sfonda a destra per poi servire l’accorrente Eriksen che può controllare e prolungare a sinistra per Perisic: facile il cross rasoterra per Lautaro e ancora più facile il raddoppio dell’argentino. 2-0 per l’Inter che può sognare la fuga. Il Milan ha il merito di non mollare, ma l’Inter di oggi è superiore e le bastano meno di 10 minuti per chiudere di fatto ogni discorso, con l’uomo più atteso. 66′, Lukaku parte palla al piede in campo aperto, l’occhio di chi vuole calciare alle spalle di Donnarumma: è esattamente quello che accade, sinistro che non lascia scampo, 3-0 clamoroso a San Siro, l’Inter festeggia.
Cambi offensivi per Pioli, più conservativi per Conte. Il Milan si aggrappa all’orgoglio per cercare il più classico dei gol della bandiera, l’Inter di oggi è pronta a tutto e quando non lo è c’è il suo capitano. Doveri mette mano al fischietto dopo 3 minuti di recupero, si conclude così il “Derby dei derby”, Milan-Inter 0-3, per il Biscione tentativo di fuga in solitaria.