Dries Mertens tra lunedì e martedì rientrerà a Napoli dopo la seconda fase di riabilitazione svolta ad Anversa per la distorsione alla caviglia sinistra.
Il Napoli, nonostante la vittoria contro la Juventus, è in difficoltà, ha perso tre delle ultime cinque gare in cui ha segnato solo tre reti.
L’emergenza ha nell’attacco il reparto più colpito: mancano Mertens, Lozano e Petagna e Osimhen gioca ancora con l’ausilio di un tutore ed è ancora lontano dalla migliore condizione atletica.
Mertens, che vanta cinque gol e sette assist in questa stagione, è volato di nuovo in Belgio per la riabilitazione alla caviglia sinistra lo scorso 30 gennaio.
Ad inizio della prossima settimana, dopo quasi un mese d’assenza, tornerà ad allenarsi al centro sportivo di Castel Volturno.
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I numeri sono impietosi: c’è un Napoli prima e dopo Mertens
Il 16 dicembre è una data-chiave nella stagione del Napoli, l’immeritata sconfitta sul campo dell’Inter costò agli azzurri anche la squalifica di Insigne per la gara successiva contro la Lazio e soprattutto l’infortunio di Mertens.
L’attacco della squadra di Gattuso, che era già orfano di Osimhen, registrò anche la perdita di Mertens, vittima di una distorsione alla caviglia sinistra con interessamento del comparto mediale.
Da quella notte a San Siro il Napoli ha avuto un’involuzione, nelle successive diciassette gare sono arrivate otto delle undici sconfitte.
Gli azzurri negli ultimi due mesi hanno portato a casa solo sei vittorie, segnando 27 gol (sei in meno rispetto a quanto fatto nelle precedenti diciassette gare) e subendone 24, il doppio nel confronto con il ciclo precedente.
Il Napoli ha perso ritmo, rapidità, qualità tecniche, esplosività nella fase offensiva, un problema che si ripercuote anche in quella difensiva.
La squadra di Gattuso fa fatica a trovare la via del gol, non ha più un maestro come Mertens nel legare il gioco, sta più tempo nella sua metà campo e gli avversari ne approfittano.
Mertens e l’infortunio diventato un calvario: tra “falsi recuperi” e la caviglia sensibile
107 minuti di gioco, poco più di una partita, è il bottino che Mertens ha portato a casa durante il mese di gennaio nelle partite contro Fiorentina, Juventus, Spezia e Verona.
Il 17 gennaio scorso contro la Fiorentina Mertens sembrava pronto per iniziare il percorso di rientro in campo e, invece, gradualmente il suo recupero si è rivelato “falso”.
Dries si è fermato di nuovo, è tornato alla clinica “Move to Cure” di Anversa dove ha lavorato per superare l’infortunio aggiornando con i video degli esercizi lo staff medico del Napoli.
Mertens è tornato nella battaglia senza essere pienamente pronto, ha inciso sul secondo stop anche la botta rimediata da McKennie proprio sulla caviglia sinistra.
Un sacrificio che per il Napoli si rivelò vano, visto il rigore fallito da Insigne nella finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus.
Si tratta di una storia complessa ma il passato ormai non conta. Mertens tra qualche giorno sarà di nuovo a disposizione di Gattuso, dovrà lavorare sulla condizione atletica.
Giovedì il Napoli in Europa League tenterà la “missione remuntada” contro il Granada, “Ciro” potrebbe esserci per uno spezzone di gara.