Il futuro di Lionel Messi è ancora da scrivere, ma Joan Laporta ha la idee chiare: vuole il suo rinnovo con il Barcellona
Non può finire così “la più bella storia d’amore della storia del calcio”. Joan Laporta ha la idee chiare sul futuro di Lionel Messi. L’attaccante argentino ha il contratto in scadenza con il Barcellona e le possibilità che vada via sono alte come mai prima d’ora. In estate la cessione è stata ad un passo, con la stessa ‘Pulce’ che ha detto di voler lasciare i blaugrana. A distanza di qualche mese le cose non sono cambiate più di tanto, anche se l’addio di Bartomeu e le imminenti elezioni presidenziali potrebbe rappresentare un punto di svolta.
Ne è convinto uno dei candidati alla guida del club catalano: l’ex presidente Laporta è pronto a riprendersi la presidenza e, dovesse riuscirci, metterebbe il rinnovo di Messi in cima alle priorità. Lo ha detto nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Sky Sport’ in cui non ha mancato di soffermarsi anche sulle polemiche per il peso sul bilancio dell’ingaggio del fuoriclasse argentino.
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Laporta: “Farò di tutto per trattenere Messi a Barcellona”
Il candidato Laporta non nasconde le sue ambizioni: “Farò di tutto per far restare Messi al Barcellona”, le sue parole. Un obiettivo che si scontra però con le tante società, Psg in primo luogo, pronte ad accaparrarsi il 34enne argentino: “Servirà un’offerta importante perché in molti lo vogliono”.
Questione di soldi, ma non solo: perché è soprattutto il progetto sportivo che potrà convincere la Pulce a restare nella società che che segnato la sua carriera: “Deve essere valorizzato – dice Laporta di Messi -, con un’offerta economica all’altezza ma anche con l’affetto che merita. Non lo fa per i soldi”.
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Ed allora, spiega Laporta “servirà una offerta sportiva competitiva perché lui vuole vincere ancora con il Barcellona”. Quello che difficilmente potrà fare quest’anno vista la pesante sconfitta di ieri sera in Champions e il distacco in campionato. Certo la questione economica è dirimente, soprattutto dopo il clamore suscitato dal suo ingaggio faraonico: “Messi è circa l’8% dei costi del club ma genera il 30% delle entrate”. Un affare quindi che spinge a far sì che “la storia d’amore più bella nella storia del calcio” possa continuare ancora.