I rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu portano con sé altre problematiche: con la Champions il Milan potrebbe fare i conti con quattro casi
Il Milan fa i conti e prova a capire cosa accadrà da qui a qualche mese. Non è di campo che si parla, anche se il rettangolo verde ha la sua influenza. La squadra di Pioli a sorpresa è al primo posto in classifica e spera di riuscire a mantenere il primato fino a maggio. Intanto però, con o senza scudetto, c’è una quasi certezza: i rossoneri il prossimo anno disputeranno la ChampionsLeague. Un impegno che ha anche risvolti economici: certo in entrata, con gli introiti della principale competizione europea, ma anche in uscita con i calciatori che batteranno cassa per gli inevitabili aumenti di stipendio.
Lo snodo potrebbero diventare i rinnovi di Calhanoglu e Donnarumma. Entrambi hanno chiesto un cospicuo ritocco dell’ingaggio e il Milan si trova davanti al bivio: non concederlo, significherebbe rischiare di perdere due pilastri da sostituire poi sul mercato (con conseguenti spese). Concederlo equivale però ad aprire la porta degli uffici della società a tutti gli altri calciatori, che inevitabilmente vorranno lo stesso trattamento. In particolare ci sono quattro situazioni che la società dovrà gestire prima che diventino dei ‘casi’.
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Milan, da Kessie a Theo Hernandez: rinnovi prima che sia troppo tardi
Due riguardano calciatori che andranno in scadenza a giugno 2022: si tratta di Kessie e Romagnoli. Toccherà a loro, appena la società definirà le questioni Donnarumma, Calhanoglu e Ibrahimovic, trattare un nuovo contratto ed inevitabilmente chiederanno un riconoscimento economico maggiore con la conquista della Champions. Per entrambi non mancano le sirene di altri club: il centrocampista ha molti ammiratori in Premier League, il difensore è da tempo sul taccuino della Juventus.
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Poi ci sono le due ‘scoperte’ degli ultimi anni: Theo Hernandez è diventato a Milano un calciatore di primo livello, tanto che il Real Madrid si mangia le mani per averlo dato via e il Psg spera di riportarlo in Francia. Il francese percepisce un ingaggio intorno ai due milioni di euro e con la Champions vorrebbe vederlo salire. Quello che spera accada anche Bennacer, rientrato dall’infortunio e pronto a riprendersi il centrocampo: l’algerino ha uno stipendio da 1,5 milioni di euro e anche per lui le sirene – soprattutto estere – non mancano. Con loro il Milan deve fare presto per evitare che diventino dei veri e propri casi.