Gattuso oggi è felice a metà, il Napoli rilancia Osimhen dal primo minuto dopo 94 giorni ma deve attendere ancora per Mertens che continuerà la riabilitazione alla caviglia sinistra per altri 7-10 giorni ad Anversa.
Il Napoli ha vissuto un’involuzione nel rendimento da quando ha dovuto a fare meno contemporaneamente sia di Mertens che di Osimhen.
Basta dare un occhio ai numeri: gli azzurri hanno disputato 30 gare ufficiali. Nelle prime quindici partite, fino ad Inter-Napoli, il momento in cui s’infortuna Mertens, la formazione di Gattuso ha portato a casa 10 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte, con 31 gol fatti e 11 subiti, nella seconda metà del percorso, invece, 7 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte, frutto di 27 reti realizzate e 20 subite.
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Il Napoli stasera affronta a Bergamo l’Atalanta per la semifinale di ritorno di Coppa Italia, si parte dallo 0-0 dell’andata e la partita vale più della qualificazione alla finale. È uno “sliding doors”, può cambiare la stagione, dare una forte iniezione di entusiasmo in un momento difficile o alimentare la negatività.
Gattuso per colpire l’Atalanta s’affida ad Osimhen titolare 94 giorni dopo l’ultima volta, la trasferta di Bologna in cui fu decisivo proprio un colpo di testa dell’attaccante nigeriano. Citando Pino Daniele, basterebbe una parola per stare bene a metà, Rino l’ha trovata: basta Osimhen.
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Nello spezzone di 36 minuti di Genova Osimhen è parso in crescita, più dentro la partita, ha sprecato un’occasione nitida e servito Demme in occasione del tiro parato da Perin. Gattuso rompe gli indugi e lo metto al centro del tridente completato da Lozano e Insigne.
Victor non è al 100%, giocherà ancora con un tutore precauzionale per la stabilità della spalla destra e non è al massimo della condizione atletica ma Gattuso ha fiducia in lui, vuole far paura all’Atalanta nei duelli.
Gattuso con Osimhen è felice solo a metà, innanzitutto per l’emergenza in difesa con l’assenza di Manolas, vittima di una distorsione alla caviglia di secondo grado con interessamento del comparto esterno e in particolare del legamento peroneo astragalico anteriore, Koulibaly e Ghoulam positivi al Covid-19. Solo due i difensori centrali di ruolo a disposizione: Rrahmani e Maksimovic.
Un’altra buona notizia è il ritorno di Fabian Ruiz tra i convocati, lo spagnolo è guarito dal coronavirus e potrebbe strappare uno spezzone di gara ma ieri è arrivata la “doccia gelata” da Mertens.
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Lo scugnizzo di Lovanio, record-man della storia del Napoli con 130 gol, resterà ad Anversa per la riabilitazione alla caviglia sinistra per altri sette-dieci giorni. Sarebbe dovuto rientrare ad oggi ma non è ancora pronto e allora ha prolungato la sua permanenza in Belgio.
Dries vuole tornare quando è veramente pronto per allenarsi in gruppo e ritrovare il campo, il progetto del Napoli è portarlo in panchina il 21 febbraio a Bergamo in campionato e dargli la maglia da titolare il 25 al Maradona nella gara di ritorno contro il Granada.
Si tratta di un programma che poi Mertens deve confermare con i fatti, monitorando la sua caviglia sinistra che sta tormentando sia lui che Gattuso.
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