Serie A, la top 11 della giornata 21: da Handanovic a Barella, domina l’Inter

Handanovic sta trascinando l’Inter, se in campionato i nerazzurri hanno collezionato quattro clean-sheet consecutivi è anche grazie alle sue parate.

L’Inter domina nella nostra top 11 della ventunesima giornata, con quattro giocatori che sono stati protagonisti dell’autorevole vittoria sul campo della Fiorentina: Handanovic, Hakimi, Barella e Brozovic.

Per Mourinho la coppia Bonucci-Chiellini può andare ad Harvard a fare lezione sulla fase difensiva e, in assenza di De Ligt, la Juventus ha trovato continuità nelle vittorie proprio con il rendimento difensivo. I bianconeri hanno, infatti, la miglior difesa del campionato.

Il Bologna vittorioso a Parma ha goduto del lavoro di Soriano che più volte ha guidato le transizioni offensive anche con un assist per il gol di Orsolini. C’è spazio poi per l’attacco dei “vecchietti” con Pandev, Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic a dimostrare che lo spessore vince anche contro l’età e gli acciacchi.

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Da Handanovic saracinesca a Theo Hernandez, la freccia sinistra del Milan

C’è un episodio determinante in Fiorentina-Inter, una situazione che poteva cambiare il corso della partita. Al 37′ Handanovic ha compiuto una grandiosa doppia parata, prima su Bonaventura e poi su Biraghi, dando ancora una volta il suo contributo al successo dell’Inter, dopo l’errore nella semifinale d’andata di Coppa Italia contro la Juventus.

Hakimi è la regola del sei per l’Inter, ha segnato sei gol e realizzato sei assist a livello stagionale, l’ultimo a Perisic per il gol del 2-0 al Franchi. L’ex Borussia Dortmund è la variante perfetta per il gioco di Conte che ha bisogno dell’accompagnamento alla classica imbucata per Lukaku, la soluzione con cui l’Inter va all’attacco.

Il Milan ha Calabria, uno dei migliori per rendimento, ma la freccia che cambia le partite sta a sinistra, è Theo Hernandez. L’ex Real Madrid è fonte d’apprensione costante, basta pensare che Stroppa ha chiesto ad Ounas di provare a spegnere subito le sue progressioni. I numeri parlano chiaro: 4 gol e 6 assist tra campionato ed Europa League.

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La Juventus senza De Ligt ha dovuto abbassare il baricentro ma ha trovato il tesoro perchè la coppia Bonucci-Chiellini è tra le più affiatate al mondo, per loro non è un problema anche accettare la difesa in area di rigore, anzi sono dominanti.

Barella ride
Nicolò Barella (Getty Images)

Da Barella a Soriano, la “luce” di quelli che cambiano l’azione, la mediana di SerieANews

Risalire il campo quando si gioca ogni tre giorni è mestiere complesso per tutte le squadre, avere degli interni dei centrocampo che sappiano ribaltare il fronte, guidare le transizioni positive è un tesoro inestimabile.

La Lazio ha Milinkovic Savic e Luis Alberto, la Roma Pellegrini, il Napoli deve ritrovare Fabian Ruiz, l’Inter ha un campione in quest’interpretazione del ruolo: si chiama Niccolò Barella che probabilmente per continuità di rendimento è il miglior centrocampista del campionato.

3 gol e 10 assist a livello stagionale raccontano la sua capacità d’incidere in fase offensiva oltre allo straordinario lavoro che lo rende protagonista nelle due fasi. Per consentire ad Hakimi, Barella, Perisic di spingere, c’è bisogno di colui che da equilibrio e l’Inter l’ha trovato.

Brozovic sta dando continuità ad ottime prestazioni nella gestione delle due fasi, occupando gli spazi con intelligenza tattica e facendo circolare il pallone con ottima sensibilità tecnica.

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6 gol e 8 assist tra campionato e Coppa Italia parlano chiaro, l’anima del Bologna, squadra che non rinuncia mai a creare gioco, è Roberto Soriano che anche nella vittoria di Parma è stato determinante. L’assist ad Orsolini è la ciliegina sulla torta di una prestazione di grandissimo livello in cui tra le linee ha guidato la produzione offensiva del Bologna.

Ibrahimovic applaude
Ibrahimovic (Getty Images)

Cr7-Ibra-Pandev, l’attacco dei “vecchietti” di SerieANews

Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic e Pandev hanno fatto la differenza in questo turno di serie A, è una notizia che racconta le difficoltà della Serie A a svecchiarsi, a trovare delle soluzioni diverse ai campioni di enorme spessore che, però, devono fare i conti con l’anagrafe.

La Juventus ha battuto la Roma con le vecchie regole del calcio: organizzazione difensiva più il campione in attacco che determina situazioni importanti, ha realizzato il gol che ha sbloccato la partita e, in occasione del secondo gol, Ibanez fa autorete perchè è in ansia proprio per ripiegare su di lui.

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Ibrahimovic ormai non fa più notizia, i 501 gol parlano da soli, rappresentano una testimonianza del suo enorme valore che sta trascinando il Milan con le sue capacità nella finalizzazione, la personalità che trasmette ai compagni.

Ibra è straordinario perchè fa il “primus inter pares”, cioè mette il suo immenso patrimonio calcistico a servizio della squadra, valorizzando anche i compagni. Il Milan capolista ha il suo sguardo felice.

Un altro giocatore infinito è Goran Pandev che sabato sera ha realizzato la doppietta dell’ex, capitalizzando gli unici due tiri in porta realizzati dal Genoa contro il Napoli e soprattutto portando a spasso la coppia Manolas-Maksimovic.

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