Gennaro Gattuso vince contro Vincenzo Italiano e trascina il Napoli in semifinale di Coppa Italia. Gli azzurri affronteranno l’Atalanta.
Gennaro Gattuso batte Vincenzo Italiano e trascina il Napoli al prossimo turno di Coppa Italia. Gli azzurri affronteranno l’Atalanta di Gian Piero Gasperini il prossimo 3 febbraio. Il tecnico dei partenopei si è scagliato contro la stampa per le eccessive pressioni degli ultimi giorni.
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Intervenuto ai microfoni della RAI nel post gara di Napoli-Spezia, Gennaro Gattuso si è duramente scagliato contro la stampa per le eccessive pressioni e le critiche degli ultimi giorni: “Dobbiamo riuscire a far trovare la condizione a Mertens ed Osimhen. L’infortunio alla caviglia dà dei problemi. Se giochi in nove è difficile, abbiamo il dovere di ritrovarli. Nel primo tempo la squadra ha espresso un buon calcio. Poi eravamo alla ricerca di minutaggio per quei giocatori che sono stati fuori. Anche contro il Verona ci hanno dato poco. Abbiamo creato molte occasioni, così come era accaduto in campionato. In questo momento sappiamo di avere delle difficoltà , ma bisogna stare tranquilli e lavorare. A me la fiducia non serve, siamo dei professionisti”.
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“Mi dà fastidio che molti colleghi mi chiedono di dimettermi. Io non mi dimetto, non capisco perché lo dicono. Buttiamo il sangue con lo staff dalla mattina alla sera, poi decide la società . Non capisco perché sento dire che Gattuso deve dimettersi. Faccio il mio lavoro e credo di saperlo fare, mi sembra tutto un po’ esagerato. Sono quattro anni che alleno in Serie A e questa è la quarta semifinale che giocherò. Da calciatore ho vinto tutto, da allenatore forse vincerò tutto. Nessuno dice che mi mancano dei calciatori, è meglio averli tutti a disposizione. Siamo una squadra forte ma senza due giocatori importanti in attacco, senza nulla togliere a quelli che ci sono e che stanno facendo cose importanti. Lo Spezia nel primo tempo non ha mai preso palla, è normale che quando entra Osimhen è diverso. Non si palleggia più e si gioca palla alta. Al 70′ riuscire a palleggiare è difficile, subentra la stanchezza. I centrocampisti non si fanno vedere e sono costretti a palleggiare i difensori. Centrocampo a tre? In fase di possesso giocavamo con il 4-3-3, in fase di non possesso lo scacchiere tattico cambiava per non farli palleggiare”.
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“Con il presidente abbiamo parlato della squadra, mi ha tranquillizzato. Io non ho bisogno di essere tranquillizzato, faccio il mio lavoro e se non va bene verrò giudicato. Io sapevo che vincere qui a Napoli fosse difficile, ma io non mi deprimo. Sono un uomo ca**uto, so che possiamo fare di più ma non vado dietro alle chiacchiere. Posso andare ad allenare anche in Kuwait semi girano le scatole. Lavorerò fin quando me lo faranno fare. Non ce l’ho con nessuno in particolare, non sono arrabbiato. Un allenatore è sempre in discussione, ma mi sembra eccessivo tutto quello che sta succedendo qui. A me non sembra una roba normale”.
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