Pioli presenta il derby di Coppa Italia: “Milan, rialzati”

Spuntano nuovi infortunati in casa Milan per il derby di Coppa Italia con l’Inter, Pioli non cerca alibi: “Dobbiamo rialzarci subito dopo l’Atalanta, ma il match non influirà sul campionato”

MilanInter, la partita giusta al momento giusto: si tratta di Coppa Italia ma per Pioli è l’occasione adatta di rialzarsi dopo il pesante ko interno in campionato contro l’Atalanta. L’allenatore dei rossoneri, parlando a ‘Milan TV’, ha toccato diversi temi, spronando i suoi a rialzarsi, ma sottolineando che la partita con i ‘cugini’ non influenzerà il campionato.

Il primo risultato da ottenere domani sarà quello di centrare l’accesso alle semifinali del torneo. “Teniamo molto alla competizione – conferma il tecnico del Milan -, è una partita secca e vogliamo andare avanti. In campionato, poi, sarà tutta un’altra storia”. Tra un mese e mezzo, infatti, le due milanesi si ritroveranno, faccia a faccia, in un confronto che potrebbe valere mezzo titolo.

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Mario Mandzukic Milan
Mario Mandzukic (Getty Images)

Ancora infortunati in casa Milan: Kalulu, Tonali e Mandzukic in forse contro l’Inter

Il Milan non arriva nel migliore dei modi alla gara contro l’Inter. Non solo la sconfitta con i bergamaschi e una condizione fisica che inizia a destare qualche preoccupazione, ma anche l’infermeria che continua a riempiersi. Oltre all’infortunato di lungo corso Bennacer e a Calhanoglu che non si è ancora negativizzato dal Covid, nel derby potrebbero mancare anche Mandzukic, Kalulu e Tonali, usciti malconci dal match di sabato con la Dea. Saranno valutati domattina.

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Assenza sicura e pesante, quella del portiere Gigio Donnarumma dopo il rosso, dalla panchina, preso nel corso della gara di Ottavi di finale contro il Torino vinta ai rigori. Lo stesso Pioli invita i suoi a mantenere alta la concentrazione: “Sono degli avversari insidiosi (l’Inter ndr), dovremo dare il massimo. Lo abbiamo visto sabato, se non si mantengono certi livelli di qualità e intensità, c’è sempre il rischio di soccombere. Per confermarci serve uno sforzo ancora maggiore rispetto a quanto di buono è già stato fatto fin qui”.

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