Ha fatto discutere una foto di Callejon con i medici del Napoli dopo il 6-0 subito dalla Fiorentina: polemiche che lo spagnolo non meritava
Non ha i social, non parla troppo, non dà fastidio, non s’intromette, non crea polemiche. Corre, suda, gioca, lotta, segna. José Maria Callejon è il professionista perfetto perché unisce comportamenti impeccabili a rendimento sempre elevato. I tifosi del Napoli lo ricordano con affetto, lo hanno idolatrato per sette anni e al Maradona lo avrebbero applaudito, se solo avessero potuto farlo. Eppure, ogni occasione è buona per fare polemica. Per alimentare di fastidiosa retorica il calcio. Anche quando il protagonista è un gentiluomo come lo spagnolo, un giocatore d’altri tempi, di un’altra epoca.
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Callejon e l’autogol dei tifosi viola
La foto nello spogliatoio coi medici del Napoli, la sua famiglia dal 2013 al 2020, ha fatto “scalpore” e, secondo le ricostruzioni, avrebbe fatto arrabbiare i tifosi della Fiorentina. Per loro, dopo un risultato simile un giocatore viola non doveva sorridere in foto. Una polemica sterile che Callejon non avrebbe meritato. Una brutta pagina del post-partita. Inopportune le critiche per un giocatore che ha semplicemente assecondato i propri sentimenti. Callejon è tornato a casa, nel suo stadio, ha ritrovato vecchi amici e ha voluto immortalare un momento storico. Che bello essere alleati anche se rivali. Non è proprio “respect” lo slogan del calcio internazionale? Non è fair-play la doppia parola chiave di questo sport?
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Perché quando si torna umani c’è sempre da storcere il naso? Cosa avrebbe dovuto fare Callejon, piangere per la sconfitta senza salutare nessuno, magari arrabbiandosi coi suoi vecchi compagni per il passivo così pesante? Lo spagnolo, il professionista, avrà digerito a fatica una sconfitta simile. José, l’uomo, s’è goduto una domenica speciale, l’ha trascorsa (anche) coi suoi vecchi compagni di viaggio. Ed è un peccato, come pare, che la foto sia stata rimossa dai social. Per fortuna qualcuno l’ha salvata. Merita di restare eterna: si chiama vita.