Perché il rinnovo di Calhanoglu può diventare un problema

Il Milan e Calhanoglu fanno passi avanti per il rinnovo di contratto ma la trattativa potrebbe rivelarsi un ‘problema’ per i rossoneri

Non c’è la fumata bianca ma regna l’ottimismo. Il Milan e Calhanoglu sono più vicini dopo l’incontro andato in scena ieri con l’agente del trequartista turco. Un vertice che non ha portato all’accordo totale ma che aumentato l’ottimismo sulla buona conclusione della trattativa. La società potrebbe accontentare le richieste del turco e garantirgli un ingaggio da cinque milioni di euro a stagione, con un sensibile aumento rispetto ai poco più di tre attuali.

Dovesse arrivare l’accordo a queste condizioni, per il Milan si potrebbe però aprire un ‘problema’ con gli altri calciatori vicino alla scadenza. In particolare, Donnarumma a parte, Kessie, Romagnoli e Calabria vedono i loro contratti terminare a giugno 2022.

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Calabria e Kessie (Getty Images)

Milan, da Calabria a Kessie: dopo Calhanoglu, possibile effetto a catena

Con il rinnovo di Calhanoglu e rialzo importante dell’ingaggio, il Milan potrebbe trovarsi a dover affrontare richieste simili da parte di altri calciatori. Del resto già la stagione da vertice spinge in questo senso, il caso del turco potrebbe essere preso da esempio soprattutto per chi deve affrontare il discorso rinnovo.

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Così potrebbe chiedere un ritocco sensibile verso l’alto anche Kessie, uno dei pilastri del Milan che attualmente guadagna intorno ai 2,2 milioni a stagione. Stesso ragionamento per Calabria, altro calciatore che sta facendo una stagione molto positiva e che ha un contratto da 2 milioni di euro l’anno.

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