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Serie A, la top 11 della giornata 16: da Audero decisivo allo show di Borja Mayoral

Da Audero che, parando il rigore di Sanchez, indirizza l’impresa della Sampdoria alla giornata di Borja Mayoral che con la splendida doppietta di Crotone non fa rimpiangere Dzeko, la nostra top 11 della giornata 16.

Dominano la Juventus e la Roma che esprimono due uomini a squadra dopo le vittorie di Milano e Crotone. De Ligt è il faro della difesa bianconera, il punto di riferimento nella fase di non possesso, Chiesa il re di San Siro con una fantastica doppietta.

Per la Roma Mkhitaryan è devastante tra le linee, è un giocatore essenziale per una squadra che fa delle accelerazioni il suo punto di forza. L’uomo della domenica, però, è Borja Mayoral che non fa rimpiangere Dzeko e realizza una doppietta per il trionfo in discreta scioltezza della Roma sul campo del Crotone.

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Da Audero che apre le porte agli incubi dell’Inter all’eurogol di Di Marco, la difesa di SerieANews

Emil Audero nella sua carriera ha parato cinque rigori con le maglie di Venezia e Sampdoria, uno anche a Cristiano Ronaldo ma nelle occasioni precedenti le sue squadre avevano sempre perso. Stavolta è andata diversamente, l’impresa della Sampdoria contro l’Inter è nata all’11’, quando Audero ha parato il rigore di Sanchez Young ha colpito il palo.

Per i difensori centrali andiamo nelle due squadre di Torino. Partiamo dai granata, Izzo, Lyanco e Bremer hanno espresso un’ottima prestazione, il Verona è riuscito a passare in vantaggio soltanto con un eurogol di Di Marco. Bremer, però, ha fatto una cosa molto importante in più ai suoi compagni, il gol che ha consentito al Toro di portare a casa il terzo risultato utile consecutivo.

De Ligt è l’anima della Juventus, il leader della fase difensiva che consente ai bianconeri di giocare col baricentro alto, di lavorare meglio in campo aperto, quando s’aprono gli spazi nelle transizioni.

Gli esterni bassi sono una delle principali fonti di gioco, in Italia soprattutto le piccole fanno molta densità in mezzo al campo, per colpire le difese avversarie bisogna andare in ampiezza. Ne sa qualcosa l’Atalanta e, infatti, Gosens è andato a segno anche ieri contro il Parma, nella nostra top 11 scegliamo Lazzari che ha dato il suo consueto contributo di spinta e ha realizzato anche l’assist per il gol di Caicedo che ha sbloccato la partita contro la Fiorentina.

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Di Marco ha segnato il gol dell’anno, un tiro al volo di sinistro su assist di Zaccagni che si è insaccato nell’angolo opposto della porta di Sirigu. Un gol che premia il grande lavoro svolto dal terzino sinistro del Verona, protagonista di tante prestazioni ad alta intensità.

Pasquale Schiattarella (Getty Images)

Schiattarella-Pobega, l’anima delle neopromosse: la mediana di SerieANews

Pasquale Schiattarella sta sfornando prestazioni d’altissimo livello con continuità, è l’anima del Benevento, la diga nella fase di non possesso con la qualità anche d’impostare l’azione, sviluppare il gioco con discreta velocità. Schiattarella è l’anima del Benevento che espugna Cagliari, con un’altra prova all’insegna della maturità, della consapevolezza nei propri mezzi.

Il Napoli si è fatto del male da solo contro lo Spezia, ha sprecato tanto in fase offensiva e pagato due disattenzioni difensive ma Italiano ieri ha pescato il jolly: Tommaso Pobega, centrocampista della Nazionale Under 21, in prestito dal Milan.

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Pobega si è procurato il rigore del pareggio e realizzato il gol-vittoria raccogliendo il pallone vagante dopo il palo colpito da Nzola. I numeri sono dalla parte di questo ragazzo triestino: tre gol e un assist che trasferiscono la sensazione di un giocatore determinante negli equilibri della squadra di Italiano.

Federico Chiesa (Getty Images)

Da Chiesa a Borja Mayoral, l’attacco dove la parola-chiave è velocità

Nel calcio moderno due caratteristiche fanno la differenza: intensità e velocità. La rapidità di pensiero e d’esecuzione soprattutto negli ultimi venti metri fa la differenza ed è parso in maniera evidente anche nell’ultimo turno di campionato.

Federico Chiesa è il protagonista assoluto, la Juventus ha fatto al Milan con le armi storiche dei rossoneri in questa stagione: aggressività ed attacco alla porta avversaria con combinazioni rapide e verticali. Dybala ha ispirato e Chiesa si è reso protagonista con una doppietta d’altissimo livello, realizzando reti anche di pregevole fattura.

Mkhitaryan è il 10 del calcio moderno, quello di un tempo dava un tocco poetico, attirava il tempo di gioco sulle sue azioni. L’armeno, invece, è dentro la proposta di calcio della Roma, un’identità chiara che punta ad attaccare velocemente la porta avversaria cercando le giocate di prima, avendo sempre la sensibilità ad andare in verticale. Nasce così anche l’assist per il gol di Borja Mayoral.

Boga in estate aveva richieste di Napoli, Borussia Dortmund, Bayer Leverkusen, Atalanta, Siviglia e Rennes ma il Sassuolo non l’ha voluto cedere. Tutto si spiega guardando le ultime prestazioni di Boga che ha avuto bisogno di un po’ di tempo per riprendersi dal Covid-19 e dai suoi effetti, visto che ha vissuto 40 giorni in isolamento.

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L’ivoriano ha sbloccato la partita contro il Genoa con una bella giocata, valorizzando un lancio di Locatelli e mettendo in mostra poi il suo repertorio: dribbling, rapidità e buona tecnica.

È stata la giornata di Borja Mayoral che ha risposto alle tante ingiuste critiche subite, non ha fatto rimpiangere Dzeko, di cui Fonseca ha gestito anche le energie in vista di Roma-Inter. Borja Mayoral ha risposto con una doppietta: un gol su cross di Mkhitaryan e un gran tiro dalla distanza con cui ha battuto Cordaz.

TOP 11 GIORNATA 16

(4-2-3-1): Audero; Lazzari, Bremer, De Ligt, Di Marco; Schiattarella, Pobega; Chiesa; Mkhitaryan, Boga; Borja Mayoral

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Scritto da
Ciro Troise

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