Una poltrona per due, lo storico film natalizio riproposto ogni volta che arriva il 24 dicembre, è un titolo ideale per due calciatori di Serie A
Non solo attori ma anche calciatori: una poltrona per due è il titolo di uno straordinario film natalizio ma anche, forzatamente, lo slogan perfetto per descrivere il momento storico che stanno vivendo Dybala ed Eriksen con la Juventus e l’Inter. Due talenti assoluti costretti, il più delle volte, soprattutto in questo mese, a sedersi per osservare gli altri. Una poltrona per due, appunto, tra rimpianti e ‘casi’ prontamente smentiti. Ma è chiaro che quando calciatori simili, dall’ingaggio così alto e dal potenziale elevato, se ne stanno in panchina, qualcosa è successo e va motivato.
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Tra problemi fisici e incognite legate al futuro Paulo Dybala ha vissuto gli ultimi mesi in panchina, accanto ad altri, osservando i suoi compagni provarci. Sarebbe servita la miglior Joya, in alcune partite, invece Pirlo ha preferito Morata, oppure Chiesa, o Bernardeschi, lasciando che dell’argentino restasse solo il ricordo. Un solo gol in campionato per Dybala, due con quello in Champions, magro bottino per un calciatore solitamente bomber, che arrivava facilmente in doppia cifra, spesso – per sbaglio – paragonato a Messi per potenziale e talento.
Un calciatore che, adesso, è ai margini della Juve. Gioca poco e spesso male. A dicembre appena una novantina di minuti in campo, titolare solo col Genoa, assente con Dinamo Kiev, Parma e Fiorentina, 6′ in campo con l’Atalanta e altri 5′ col Barcellona. Il contratto in scadenza nel 2022 è un tema caldo e invadente. I dubbi sul futuro hanno condizionato anche il presente.
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Più chiaro, ma comunque enigmatico, il caso Eriksen. Se su Dybala aleggia una sorta di mistero – perché non gioca? perché non brilla? – sul danese si sa tutto: è arrivato da super star, andrà via da equivoco. Piaceva a società e tifosi, non era gradito a Conte. Se n’è stato buono in panchina, andava in Nazionale e segnava e parlava. Raccontava. Con l’allenatore non c’è mai stato feeling. I due non ci hanno neppure provato. Conte non ha modificato le proprie idee ed Eriksen non s’è voluto avvicinare a quelle del suo allenatore. Distanti erano e distanti sono. Presto saranno lontanissimi. Per Marotta, Eriksen è sul mercato. Andrà via al miglior offerente, l’Inter si augura ne arrivino diversi a breve. Una poltrona per due. Ma stanno scomodi entrambi. Dybala ed Eriksen.
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