Non è un bel momento per gli arbitri italiani, l’ultimo ad essere finito nel mirno della critica è Fourneau che ha diretto Fiorentina-Verona
Al termine di ogni partita, gli arbitri – che dovrebbero essere di contorno – diventano protagonisti: troppi gli errori che si stanno verificando in queste ultime partite, una contraddizione con l’introduzione del Var e, soprattutto, con il calcio 2.0 senza i tifosi e dunque orfano di quelle pressioni che spesso possono condizionare l’operato di un direttore di gara. L’ultimo fischietto a essere finito nel mirino della critica è Francesco Fourneau, l’arbitro di Crotone-Juve, divenuto famoso per aver annullato un gol alla Juve e per aver espulso Chiesa. Molti lo ricorderanno anche dopo Fiorentina-Verona, ma per grossolani errori – secondo i quotidiani – che alla fine, comunque, non hanno condizionato la partita. In particolare, il Corriere dello Sport parla dei due rigori assegnati, uno per parte, definendoli entrambi “assurdi”. Ecco perché si legge nel titolo: la doppietta di Fourneau.
Fourneau, sabato da dimenticare: i rigori contestati
Il primo penalty dell’arbitro arriva dopo due minuti per un contatto tra Barrec e Salcedo. Fourneau indica subito il dischetto nonostante i dubbi, interviene il Var, il consulto dura sei minuti al termine dei quali l’arbitro conferma la sua decisione. Dal dischetto Veloso fa uno a zero.
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Il secondo episodio arriva poco prima del ventesimo con Gunter che stende Vlahovic, lo stesso serbo s’incarica della battuta e fa uno a uno, il risultato che poi sarà definitivo. Anche il secondo rigore, per i moviolisti, è piuttosto generoso. Due episodi chiave che La Gazzetta dello Sport – col primo più grave – ha definito “di troppo” per la generosità nella valutazione.