CR7 rosica: il Best Fifa a Lewandowski deve far riflettere. Cristiano e la Juve

CR7 rosica per il Fifa Men’s player a Lewandowski: ora torni a mettere la Juventus al centro del suo villaggio per tornare a vincere

Francamente, è difficile capire di cosa si lamenti CR7. Con quell’aria spocchiosa, quasi annoiata: le immagini sono inequivocabili. Lewandowski vince, meritatamente, il Best Fifa Men’s player, come parziale compensazione di un Pallone d’Oro che France Football, in un ingiustificato modo di sciovinismo e provincialismo, ha rifiutato di assegnare in una stagione che, comunque, si è conclusa.

Quel viso irritato è diventato virale: ed è lo specchio di chi non è abituato a perdere. Negando, però, l’essenza stessa di questo sport: quello dell’essere di squadra.

Cristiano Ronaldo è questo: con il suo universo che lo sostiene, che lo venera, con il suo agente che ha creato un premio quasi personalizzato. Ed è lo stesso motivo per cui si crea sudditanza psicologica nei suoi confronti. Quella che Sarri provò ad avere solo parzialmente: e che è costata la panchina della Juve.

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Cristiano Ronaldo (Getty Images)

Il campione non si discute, ma la sudditanza c’è

Intendiamoci, CR7 è un fenomeno: ci sta che Pirlo e tutta la Juve ne subiscano il fascino, una sorta di sudditanza psicologica. Ma, anche un marziano gioca male e merita riposo e panchina, quando serve. Una forma di rispetto verso i compagni ed anche verso la propria storia. Qualcosa che Cristiano non vuole ascoltare.

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Così come non ne voleva saperne di assistere alla premiazione, anche se è stato tenuto a farlo dalla Fifa, perché è stato uno dei più votati dai suoi colleghi.

Lo ha fatto ed ha dimostrato il suo disagio: se il prossimo anno vuol vincere Pallone d’Oro e Best Fifa Men’s player, allora è bene che sposti il suo asset. Pensi a far vincere la Juventus, perché è dalla squadra che passano i suoi successi, non il contrario.

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