Il Milan capolista è in crisi a causa delle numerose defezioni, specialmente nel reparto arretrato. Il giovane Kalulu potrebbe essere la soluzione low cost.
Il Milan del 2020 sembra agire con un piano ben definito: acquisti giovani, di talento, a basso costo e funzionali al modulo dell’allenatore. Tutti ovviamente da amalgamare con la giusta dose di esperienza e personalità, dentro e fuori dal campo.
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In quest’ottica risultano come successi pieni gli innesti in rosa dei vari Colombo, Maldini, Gabbia, Brahim Diaz e Hauge. Il norvegese in particolare rappresenta al meglio la politica rossonera, una vera e propria “steal” di inizio stagione.
Pierre Kalulu Kyatengwa, franco-congolese classe 2000, è l’ultima dimostrazione del fatto che i successi fin qui ottenuti dal club di via Aldo Rossi non sono casuali: è stato strappato al Lione dal ds Paolo Maldini, che aveva visto in lui il potenziale per diventare un buon terzino destro; un ruolo nel Milan coperto da Calabria e Conti, causando al ragazzo di sparire dai radar di Pioli.
Il destino però conosce mille strade e allora ecco che arrivati a fine anno i rossoneri si sono trovati in emergenza in difesa. Persi prima Romagnoli e poi Kjaer, ovvero i due centrali titolari, si è presentata la necessità di trovare soluzioni alternative, almeno per “tappare i buchi” in vista della sessione di mercato di gennaio. Contro lo Sparta Praga la prima occasione: titolare con Leo Duarte nel ruolo di difensore centrale, non il suo ruolo, si distingue per una prestazione completa e sicura, così positiva da valergli la conferma per l’ultima partita di campionato, quella giocata contro il Genoa, preferito in questo caso proprio a Duarte (nel ruolo del brasiliano) per affiancare il capitano Romagnoli.
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Nonostante il risultato non eccezionale, pareggio per 2-2 che permette alle inseguitrici di avvicinarsi, si è trattato per Kalulu di un’altra prestazione convincente, condita dal gol del pareggio. Dovesse continuare così, potrebbe trattarsi di un ennesimo colpo a costo zero e siamo sicuri che Pierre non potrebbe avere un maestro migliore di Maldini.
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