Roma-Torino 2-0 scandita da espulsione e rigore: il rosso a Singo non è stato corretto, mentre giusto il rigore trasformato da Veretout
L’espulsione di Singo ha lasciato il Torino in dieci uomini dopo neppure un quarto d’ora di gioco: la decisione è apparsa severa da parte dell’arbitro Abisso. Se il primo cartellino ci può stare per il giovane esterno granata che compirà 20 anni il prossimo il 25 dicembre, il secondo è frutto di una cattiva interpretazione dell’arbitro.
Abisso vede Spinazzola cadere e rantolare al suolo, ma Singo tacca prima il pallone, poi arriva all’incrocio con Spinazzola in una normale dinamica di gioco. Inoltre, si tratta di un caso dove il Var non può intervenire, trattandosi di ammonizione.
Arriva, poi, il primo ed il bellissimo gol di Mkhitaryan che è valso il vantaggio in una partita apparsa da subito in pieno controllo, che anticipa per la Roma anche il raddoppio dal dischetto.
Una vera e propria ipoteca sul successo finale per i giallorossi che con questi tre punti balzano al terzo posto in classifica, superando Napoli e Sassuolo ed agganciando la Juventus a quota 24, con Milan ed Inter distanti, rispettivamente 4 e 3 lunghezze.
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La dinamica è ineccepibile: penalty, ingenuo Bremer
Il rigore arriva a pochi minuti dal fischio finale della prima frazione. In questo caso, però, l’interpretazione dell’arbitro è corretta.
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Dzeko sfrutta una combinazione disastrosa in fase di uscita del Torino e prende palla. Il bosniaco si invola verso la porta dal lato sinistro dell’area di rigore rispetto al fronte d’attacco giallorosso. Bremer parte in netto ritardo, tanto che Dzeko lo supera di slancio, poi la caduta del bomber capitolino.
Sembra simulazione, ma le immagini certificano come il compasso di Bremer è troppo aperto: il contatto con la gamba di richiamo di Dzeko è evidente, così come poche sono le proteste. Veretout, poi, fa 2-0.