La rivelazione rilasciata nelle ultime ore da Jan Vertonghen ha dell’incredibile, ha giocato in condizioni incredibili per nove mesi.
La nuova vita di Jan Vertonghen è cominciata in Portogallo. Il difensore belga, infatti, da qualche mese si è trasferito al Benfica dove è diventato fin da subito uno dei punti di forza della formazione di Jorge Jesus.
Un avvio di stagione positivo, che lo ha visto protagonista assoluto: titolare fisso nel 4-1-3-2 lusitano, componendo un duo efficace al fianco di Otamendi. Il Benfica al momento è secondo nel campionato portoghese appena dietro lo Sporting Lisbona.
Merito, ovviamente, anche del rendimento positivo da parte del 33enne ex Tottenham, che di fatto sta continuando la sua carriera ad alti livelli, nonostante non sia più un ragazzino di belle speranze.
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L’incredibile racconto di Vertonghen
Se si considera, poi, l’esperienza vissuta dal giocatore belga nel corso dell’ultimo anno e mezzo, si resta di stucco nell’osservare come Vertonghen sia riuscito a venire fuori da una situazione decisamente complicata.
E’ lo stesso difensore a raccontarlo, nel corso di un’intervista al podcast belga Sporza rilasciata in queste ore, con i dettagli di un’esperienza molto particolare. Vertonghen, in sostanza, ha giocato con i sintomi di una commozione cerebrale per ben nove mesi!
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Il tutto è nato dopo la semifinale di Champions tra Tottenham ed Ajax, due sia lui che Toby Alderweireld sono stati protagonisti di un duro scontro di gioco. Vertoghen, in quella partita, fu poi costretto ad uscire a causa di giramenti di testa e vertigini.
Sintomi, questi ultimi, che gli sono rimasti anche nei mesi successivi. Il giocatore ha raccontato di aver dovuto convivere con questa situazione per nove mesi, nella speranza di poter rinnovare il contratto con gli spurs. Soltanto lo stop a causa del Covid-19 ha permesso al giocatore di riprendersi definitivamente.