Focus sul mercato del Napoli a pochi mesi dalla sua chiusura: l’operazione più importante, forse sottovalutata, non è stata quella per Osimhen
Goderselo tranquilli è un gran merito che il Napoli ha costruito nel tempo con pazienza e strategia. Il rinnovo di contratto di Piotr Zielinski, ufficializzato il 31 agosto 2020, è stata una grande intuizione di mercato, forse il colpo più importante dell’ultima sessione, anche più del costoso e sicuramente valido Victor Osimhen. La trattativa per il rinnovo di contratto del calciatore polacco è durata diversi mesi, con frenate e sprint. Alla fine è stata conclusa per la gioia di tutti, soprattutto del Napoli che ora, all’età di 26 anni, può goderselo sereno, sperando finalmente in una sua definitiva consacrazione.
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Napoli, Zielinski è un patrimonio
La rete contro la Real Sociedad, uno splendido destro al volo imparabile per il portiere, è solo un avviso, una comunicazione: il talento c’è ed è evidente, solo che ogni tanto bisogna ricordarglielo. Anche Sarri sottolineava questo aspetto: Zielinski deve lavorare di testa, capire ogni giorno quanto sia forte e non accontentarsi mai. La speranza di Gattuso – lo ha rivelato il suo vice Riccio – è che l’ex Empoli e Udinese possa finalmente sbocciare, magari arrivando a raggiungere la doppia cifra in stagione, obiettivo minimo che Zielinski ha rivelato di poter ottenere.
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Zielinski è arrivato a Napoli nel 2016, pupillo di Sarri, che lo aveva allenato a Empoli. Nasce trequartista, diventa mezzala, ora con Gattuso sembra trovarsi a suo agio nel 4-2-3-1 col compito di agire tra le linee, ago dell’equilibrio, alle spalle della punta e comunque a supporto della mediana, coi suoi scatti palla al piede mette in difficoltà le difese avversarie (vedi gol di Insigne a Crotone) e con la sua tecnica è un elemento in più in zona offensiva. Col rinnovo in tasca fino al 2025, certi di poterselo godere senza paura di perderlo.