Serie A, la top 11 della giornata 10: spiccano i tris di Lazio e Napoli

Da Reina, che nelle difficoltà ha conquistato la porta della Lazio e anche contro lo Spezia ha salvato più volte i suoi compagni, a Insigne che con un’altra prestazione di grande livello va per la seconda volta consecutiva nella nostra top 11.

La Lazio cala il “tris” in questa top 11, a La Spezia ha vinto una partita da squadra che sa soffrire nei momenti più complessi ma allo stesso tempo ha tanta qualità per indirizzare le partite. Oltre Reina, che ha stroncato in varie occasioni la qualità di gioco dello Spezia, ci sono Milinkovic Savic e Immobile, protagonisti della vittoria biancoceleste.

Il serbo ha segnato su punizione, fatto l’assist per Immobile e dominato la scena in mezzo al campo con il mix di fisicità e qualità tecnica che appartiene al suo repertorio. La gestione ha funzionato, tra Dortmund e Cesena ha dimostrato di essere guarito pienamente dal Covid-19.

Il Napoli anche sforna il suo “tridente”: con Koulibaly leader difensivo, Demme cervello del centrocampo e Insigne che ha tirato fuori un’altra magia dopo la punizione contro la Roma.

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Da Reina a Spinazzola, la difesa di SerieANews

Basta ricordare la straordinaria parata su Estevez con il pallone deviato sul palo per celebrare la prestazione di Reina che poi ha dominato la sua zona con grande personalità.

Hakimi ha soltanto bisogno d’inserirsi negli equilibri del calcio italiano migliorando in fase difensiva ma è un talento e a livello offensivo può rendere la corsia di destra dell’Inter devastante. L’ha dimostrato con la doppietta di sabato sera contro il Bologna che l’ha favorito con le sue caratteristiche.

I rossoblù hanno una mentalità offensiva, tende ad avere il baricentro alto, cerca d’aggredire l’avversario recuperando palla e sprigionando gli uomini di qualità in attacco. Quest’identità permette ai rossoblù di creare tanto, porre le premesse per essere una macchina da gol ma anche di subire tanto.

Bonucci non ha realizzato un gran primo tempo, anzi soffriva le ripartenze del Toro con la difesa a tre della Juventus che concedeva puntualmente la profondità a Belotti e compagni ma ha fatto la giocata che vale la partita, segnare un gol-vittoria all’89’ in un derby fa tutta la differenza del mondo considerando il peso che avrebbe avuto una mancata vittoria sull’ambiente bianconero.

Koulibaly come al solito è stato devastante, dopo pochi minuti è stato ammonito per un fallo su Messias ma non si è fatto condizionare dal giallo e ha dominato in tutti i duelli.

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Spinazzola probabilmente è l’esterno sinistro più in forma del campionato in questo momento, il suo momento di grazia con la maglia della Roma può essere prezioso anche per la Nazionale. Domenica contro il Sassuolo un’altra prestazione da martello sulla sua corsia sinistra e l’episodio tanto discusso del fallo di mano di Ayhan nasce da un suo spunto.

Kessie Milan
Kessie (Getty Images)

Kessie, l’uomo-centrocampo della capolista

Il Milan è la capolista con cinque punti di vantaggio sull’Inter e il percorso dei rossoneri ancora imbattuti in campionato passa per l’uomo-centrocampo che è Franck Kessie.

L’ivoriano sembra essere ovunque, è dominante nei duelli, copre una porzione di campo molto ampia sostenendo entrambe le fasi di gioco e in più ha segnato un altro rigore che ha sbloccato la gara contro la Sampdoria.

Che sia 4-3-3 o 4-2-3-1, Demme nel Napoli di Gattuso è sempre tra i più efficaci, è accaduto sia contro la Roma che in casa del Crotone, nella Calabria, la regione delle origini di suo padre. È il cervello del centrocampo azzurro, un equilibratore, in fase di non possesso ha la capacità di leggere il gioco mentre in quella propositiva parla un numero più di tutto: 99 passaggi riusciti su 102 (97% nella precisione dei passaggi).

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Fisicità, eleganza, dominio della situazione sotto il profilo tecnico, capacità di spostare i ritmi della partita, Luis Alberto ha la visione di gioco, la qualità d’indirizzare la proposta offensiva sia nel corto che nel lungo ma l’uomo che sposta gli equilibri nella Lazio è Milinkovic Savic perchè ha la capacità di trascinare la squadra anche nelle difficoltà.

Ciro Immobile
Immobile – Getty Images

Cuadrado l’uomo della svolta Juve, Immobile la certezza della Lazio

Due assist fanno la differenza, Cuadrado ormai è un esterno basso ma abbiamo voluto piazzarlo nel tridente perchè la Juventus di Pirlo nel derby ha svoltato quando è passata a quattro. In fase di non possesso i bianconeri hanno tolto profondità al Toro, in quella offensiva ha cominciato a far male in ampiezza con il doppio esterno su entrambe le corsie.

La svolta della Juventus nel derby è passato per i piedi di Cuadrado che ha realizzato i cross perfetti per McKennie e Bonucci.

11 presenze e 10 gol tra campionato e Champions League, Ciro Immobile non ha perso la media da Scarpa D’Oro che l’ha accompagnato nella scorsa stagione. La sua rete contro lo Spezia ha incanalato la partita nei binari più congeniali per la Lazio, palla in verticale di Milinkovic Savic, da sinistra Immobile è entrato dentro al campo e con il destro non ha perdonato il portiere avversario come spesso accade.

Insigne ha fatto un’altra magia, ancora una volta più o meno alla mezz’ora di gioco come contro la Roma e i poker azzurri sono nati grazie a Lorenzo che ha sbloccato le due sfide.

Tunnel di Zielinski a Cuomo, assist per Insigne che dribbla Luperto e col destro sforna il suo marchio di fabbrica: tiro a giro e quarto gol stagionale (tutti in campionato).

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La sua partita non è finita qui, anche la rete del 2-0 passa dai suoi colpi con l’assist per Lozano.

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